Risiko bancario, Orcel e Vincenzi sentiti dalla Procura

I nomi dell’ad di UniCredit e del general counsel di Mediobanca compaiono tra le testimonianze raccolte dai pm che indagano sull'acquisto di alcune quote Mps

La redazione

Le testimonianze di Andrea Orcel e Stefano Vincenzi sono state acquisite dai pm di Milano che indagano sull'operazione di acquisto di alcune quote Mps. L’ad di UniCredit e il general counsel di Mediobanca sarebbero stati sentiti dalla Procura, il primo qualche mese fa e il secondo più recente, sul tema dell'Accelerated Book Building (Abb) e in particolare sull'operazione con cui lo scorso novembre il Mef ha dismesso il 15% di azioni Mps tramite Banca Akros, pacchetto rilevato da Delfin della famiglia Del Vecchio, dal gruppo Caltagirone, da Banco Bpm e da Anima.

Il fascicolo alla Procura di Milano nasce  da una querela per diffamazione presentata dalla stessa Mediobanca. Nell'atto, firmato da Vincenzi,  è stato descritto anche il contesto con un elenco delle operazioni a partire dal 2019, quando il gruppo Caltagirone comincia ad acquistare azioni Generali e Delfin di Mediobanca, fino ad arrivare al 2023 e 2024, quando il Mef colloca progressivamente il pacchetto di maggioranza da lui detenuto di Mps, salvata con gli aiuti di Stato, per scendere sotto la soglia del 20% nel rispetto degli accordi presi in sede di Unione Europea.

Le azioni di Monte dei Paschi sono state collocate in tre momenti diversi. La prima cessione, si ricostruisce nella denuncia, è del novembre di due anni fa e ha visto come 'bookrunners' incaricati di collocare il 25 per cento delle quote di Mps detenute dal ministero, Bofa Jefferies e Ubs e si è chiusa con la vendita della azioni con uno sconto del 4.9 per cento ad oltre 40 investitori.

La seconda è del marzo del 2024 e ha riguardato il 12 per cento, collocati con sconto del 2,49%, sempre su oltre 40 investitori, da Bofa, Citigroup, Jefferies e Mediobanca.

La terza, quella su cui i pubblici ministeri e il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Gdf stanno effettuando accertamenti, è del novembre scorso e si riferisce al 15 per cento di azioni collocate con un premio del 5% dalla sola banca Akros del gruppo Bpm e acquisite dal gruppo Caltagirone, da Delfin, da Bpm e da Anima.

Su quest'ultima e su come funziona l'Abb gli inquirenti e gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze. Tra queste ci sono quella di Vincenzi e quella di qualche mese fa di Orcel.

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