Mediobanca tiene a Piazza Affari. Nagel: «L’offerta entro ottobre»

Il titolo sale dell’1,17% in Borsa dopo il rinvio dell’assemblea. Misiani (Pd): «Chiarezza sugli acquisti degli enti previdenziali»

Roberta Paolini

Mediobanca regge bene al rinvio dell’assemblea del 25 settembre. Il titolo di Piazzetta Cuccia ha chiuso in rialzo dell’1,17%, reagendo positivamente alla decisione di posticipare la riunione dei soci. Ben diversa la performance di Banca Generali, che ha accusato un calo del 2,28%, penalizzata proprio dall’incertezza legata al dossier.

L’assise dei soci era chiamata a decidere sull’offerta pubblica di scambio con cui Mediobanca punta a cedere la propria partecipazione in Generali per acquisire il controllo di Banca Generali, la banca private del gruppo triestino. La decisione del rinvio, spiegano l’ad Alberto Nagel e il direttore generale Francesco Saverio Vinci in una comunicazione interna ai dipendenti, è stata presa per consentire a Assicurazioni Generali di esprimere ulteriori valutazioni sulla proposta.

«Continueremo quindi a lavorare per questo importante progetto – assicurano Nagel e Vinci – e confermiamo l’obiettivo di arrivare sul mercato con l’offerta entro ottobre». Il messaggio ricalca il comunicato diffuso domenica da Mediobanca, sottolineando che «l’attività di engagement pre-assembleare svolta con i nostri azionisti ha confermato un ampio supporto del mercato all’offerta, evidenziato anche dai pareri favorevoli unanimi dei proxy advisor».

Tuttavia, aggiungono, «alcuni soci, titolari di partecipazioni sia in Mediobanca sia in Generali, hanno sottolineato l’importanza di conoscere l’orientamento del Leone per poter esprimere un voto informato in assemblea».

Il messaggio si chiude con un ringraziamento rivolto al personale: «Vi ringraziamo del vostro impegno, della vostra passione e fiducia. Non passa inosservato il vostro costante senso di appartenenza al gruppo e il supporto in questi ultimi mesi. Mediobanca è fatta di persone che ogni giorno fanno la differenza. E insieme stiamo costruendo il futuro del nostro gruppo».

Intanto sul fronte politico arriva un attacco frontale del Partito Democratico. «Il rinvio dell’assemblea di Mediobanca è una scelta del Cda su cui non esprimiamo valutazioni – dichiara in una nota Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria nazionale del Pd –. Quello che colpisce negativamente nel cosiddetto risiko bancario è l’attivismo del tutto improprio del governo Meloni. Sulla stampa leggiamo di pressioni di vario genere, di acquisti di azioni Mediobanca da parte di alcune casse di previdenza di cui non si comprende la logica economica, del ruolo di UniCredit, che a sua volta ha un nodo aperto con l’esecutivo sul golden power. Sono tutte vicende su cui è indispensabile fare chiarezza. La stessa chiarezza che abbiamo chiesto per la cessione dell’ultima tranche di Mps, oggetto anche di un’inchiesta della magistratura».

Al momento non esiste un calendario preciso per l’espressione di Generali sulla proposta di Mediobanca, ma i tre mesi che mancano all’assemblea dovrebbero essere sufficienti per acquisire le valutazioni richieste. Il rinvio, però, cambia le carte in tavola nel risiko bancario. Prima dell’assemblea di Mediobanca sull’Ops per Banca Generali, dovrebbe ora partire l’offerta pubblica del Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. Fino a pochi giorni fa era previsto l’esatto contrario. L’ad del Monte, Luigi Lovaglio, punta a lanciare l’operazione a inizio luglio, ma resta l’incognita della Bce, che non si è ancora espressa. Inoltre, l’indagine avviata dalla Procura di Milano sulla cessione del 15% del Mef a Caltagirone, Delfin, Anima e Banco Bpm getta ulteriore incertezza.

Intanto ieri Mediobanca, nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato il 12 novembre scorso, ha acquistato su Euronext Milan 432.000 azioni, al prezzo medio di 19,45 euro. Il controvalore complessivo è pari a 8,4 milioni.

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