Offerta per Illimity, Banca Ifis va avanti: «Creeremo valore per tutti i soci»

Contro l’operazione un gruppo di azionisti dell’istituto target capeggiato da Passera

Luigi Dell'Olio

Dopo l’arrocco di Illimity, Banca Ifis conferma di voler andare avanti sull’Offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) senza rimettere mano alle condizioni proposte inizialmente. La Scogliera – che ha in mano il 50,64% della banca mestrina – ha diffuso una nota nella quale conferma pienamente il proprio supporto all’operazione e il razionale industriale «volto a creare valore ai presenti e futuri azionisti». A nome dell’Ad Ernesto Fürstenberg e del padre Sebastien, la società a monte di Banca Ifis ribadisce la bontà delle condizioni offerte e presentate al mercato il 9 maggio scorso e partita dieci giorni dopo, che prevede un corrispettivo misto di azioni e contanti (0,1 azioni Ifis e 1,414 euro in cash per ogni azione Illimity) e ha finora raccolto adesioni intorno al 12% del capitale.

Ora la famiglia auspica un’adesione più ampia, «sufficientemente estesa da consentire, nel più breve tempo possibile, l’avvio del processo di fusione tra le due entità» e sottolinea che si tratta di un’offerta basata su «una logica industriale in grado di esprimere significative economie di scala e generare, a regime, sinergie complessive annue per 75 milioni lordi». Nei giorni scorsi un gruppo di soci storici di Illimity si è coalizzato in un accordo parasociale capitanato dal fondatore Corrado Passera, pari al 27,2% del capitale. Gli aderenti hanno fatto sapere di essere impegnati a valutare l’Opas, ritenuta non soddisfacente, i suoi sviluppi e a non acquistare ulteriori azioni di Illimity che possano far scattare l’obbligo di Opa. Il patto decadrà se l’offerta di Ifis non andrà in porto. Chiaro, dunque, l’intento di resistere all’offerta o quanto meno spuntare condizioni migliorative. Anche se non sembrano esservi spazi per un rilancio, secondo un report di Intermonte.

«Pensiamo, inoltre, che il fatto di non consegnare le azioni esponga gli azionisti di Illimity a un forte down risk, dato dal fatto che: nel caso in cui Ifis non raggiunga il 45%+1 azione, l’offerta non andrebbe in porto, con un probabile, a nostro avviso, impatto negativo sul titolo Illimity», si legge nello studio. Secondo il quale anche nel caso di raggiungimento di questa soglia, la banca mestrina potrebbe decidere di far decadere l’offerta, nuovamente con impatto negativo sul valore dell’azienda target. In sostanza, i Fürstenberg sembrano avere l’ombrello dalla parte del manico, complice il fatto che la banca guidata da Passera non presenta conti brillanti, con il bilancio 2024 con un risultato netto consolidato negativo per 38,4 milioni, a causa di una serie di rettifiche, mentre il primo trimestre ha visto calare il margine d’interesse del 19%.

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