E’ morto lo stilista Giorgio Armani

Il gruppo Armani ha annunciato la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore mancato a 91 anni. Tante le reazioni alla scomparsa del re della moda “Made in Italy”

La redazione
Giorgio Armani
Giorgio Armani

È morto Giorgio Armani. Lo comunica il gruppo con una nota. Aveva 91 anni compiuti l'11 luglio.

Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani.

Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all'azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire.

Negli anni, Giorgio Armani, che è anche azionista di EssilorLuxottica,  ha creato una visione che dalla moda si è estesa a ogni aspetto del vivere, anticipando i tempi con straordinaria lucidità e concretezza. Lo ha guidato un'inesauribile curiosità, l'attenzione per il presente e le persone. In questo percorso ha creato un dialogo aperto con il pubblico, diventando una figura amata e rispettata per la capacità di comunicare con tutti.

Sempre attento alle esigenze della comunità, si è impegnato su molti fronti, soprattutto verso la sua amata Milano.

La Giorgio Armani è una azienda con cinquant'anni di storia, cresciuta con emozione e con pazienza. Giorgio Armani ha sempre fatto dell'indipendenza, di pensiero e azione, il proprio segno distintivo. L'azienda è il riflesso, oggi e sempre, di questo sentire. La famiglia e i dipendenti porteranno avanti il Gruppo nel rispetto e nella continuità di questi valori.

"In questa azienda ci siamo sempre sentiti parte di una famiglia. Oggi, con profonda commozione, sentiamo il vuoto che lascia chi questa famiglia l'ha fondata e fatta crescere con visione, passione e dedizione. Ma è proprio nel suo spirito che insieme, noi dipendenti e i familiari che sempre hanno lavorato al fianco del signor Armani, ci impegniamo a proteggere ciò che ha costruito e a portare avanti la sua azienda nella sua memoria, con rispetto, responsabilità e amore." I dipendenti e la sua famiglia.

Le reazioni

Il lascito: le divise dell’Italia Team per le Olimpiadi Milano Cortina.

L'Italia team delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 firmate da Giorgio Armani
L'Italia team delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 firmate da Giorgio Armani

Sulle divise, Armani: «Milano, Olimpiadi e Paralimpiadi: non potrei immaginare un progetto di collaborazione più stimolante, che vede protagonisti la città che tanto mi ha dato e lo sport. Lavorare per e con gli atleti italiani è sempre un piacere e motivo di grande orgoglio. Ho scelto un solo colore, il bianco, per suggerire armonia con le vette innevate. Tra i valori dello sport, il rispetto è forse uno dei più alti, e l’ho condensato in un’idea di semplicità, pulizia e purezza».

Roberto Baggio

Il mondo del calcio saluta Giorgio Armani con il post del Pallone d’Oro Roberto Baggio.

Luca Zaia

Zaia sulla scomparsa di Armani: "Un maestro che ha fatto grande l'Italia"
Zaia sulla scomparsa di Armani: "Un maestro che ha fatto grande l'Italia"

Così il governatore della Regione Veneto ricorda lo stilista: «Con Giorgio Armani scompare un gigante dello stile, un uomo che ha saputo dare forma a un’idea di eleganza diventata linguaggio universale. L’Italia intera lo piange, ma anche il Veneto conserva con lui un legame speciale, fatto di immagini, gesti e attenzioni che resteranno scolpite nella nostra memoria collettiva. Personalmente non posso che abbinarlo all’eleganza, allo stile, ad una sobrietà che nasconde una cultura straordinaria del bello».

Brugnaro

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha premiato Giorgio Armani con il Leone d'Oro forgiato nelle fornaci di vetro di Murano
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha premiato Giorgio Armani con il Leone d'Oro forgiato nelle fornaci di vetro di Murano

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro esprime il cordoglio per la scomparsa dell'imprenditore: «Con la scomparsa di Giorgio Armani, l'Italia e il mondo perdono un uomo che ha saputo interpretare e reinventare l'eleganza, trasformandola in una vera impresa culturale ed economica. La sua figura imprenditoriale resterà un punto di riferimento non solo per la moda, ma per l'intero Made in Italy, capace di unire creatività, qualità e passione per il lavoro. Valori che ha saputo portare anche nel mondo dello sport, perché 'favorisce lo spirito di squadra e il senso della comunità che è alla base della vita civile”». 

La Biennale 

Giorgio Armani con Julia Roberts, star che ha sfilato al Lido durante la Mostra del Cinema 2025
Giorgio Armani con Julia Roberts, star che ha sfilato al Lido durante la Mostra del Cinema 2025

In piena Mostra del Cinema, anche la Biennale piange la scomparsa di Armani. «Il Presidente, il Direttore generale, la Responsabile dell’Archivio Storico, il Direttore artistico del Settore Cinema, il Consiglio di amministrazione e la Biennale di Venezia tutta, apprendono con profondo dolore, mentre è in pieno svolgimento l’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, la scomparsa di Giorgio Armani, genio italiano dell’arte della moda e dello stile, straordinario imprenditore, e lo ricordano con enorme affetto.

Come aveva più volte dichiarato, il cinema era stato per Giorgio Armani il suo primo amore, una passione nata fin dall’infanzia e poi mai abbandonata. Anche per questo Giorgio Armani era diventato nel tempo un grande amico e frequentatore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nonché negli ultimi anni suo importante sostenitore. L’82. Mostra è l’ottava consecutiva con Armani beauty quale main sponsor e la quinta che vede svolgersi il Premio degli spettatori - Armani beauty dedicato al miglior film della sezione Orizzonti Extra, oggi Venezia Spotlight.

Nel 1990 venne presentato alla Mostra il documentario su Giorgio Armani Made in Milan, diretto dal suo grande ammiratore e amico Martin Scorsese. Entrambi assistettero quell’anno, nella cerimonia finale in Sala Grande, alla consegna del Leone d’oro alla carriera a Marcello Mastroianni da parte di Federico Fellini. Quell’anno Martin Scorsese presentava al Lido il suo capolavoro Goodfellas, con i costumi di Giorgio Armani. E sempre a Venezia vennero presentati altri film col suo tocco d’arte quali Strade di fuoco di Walter Hill e Gli intoccabili di Brian De Palma, senza dimenticare, nella sua filmografia, American Gigolo di Paul Schrader, Una donna in carriera di Mike Nichols e Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan».

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