Crac delle banche venete, più soldi al Fondo indennizzo

In Manovra 80 milioni per 10 mila domande escluse. Le associazioni dei consumatori: «Grande responsabilità istituzionale»

Nicola Brillo


​​​​Riapre il Fondo Indennizzo Risparmiatori: buona notizia anche per i risparmiatori veneti colpiti dal crac di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che all'esame della commissione erano stati esclusi.

Via libera all'emendamento alla manovra di Bilancio. Il provvedimento consentirà di rivalutare le 10.748 domande che erano state escluse per errori di incompletezza o vizi procedimentali.

«La notizia che il Fondo Indennizzo Risparmiatori è anche per i risparmiatori colpiti dal crac delle due banche venete rappresenta una svolta storica – commenta Luigi Ugone, presidente dell'Associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca" -. Nessuna trappola dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie, come qualcuno aveva ipotizzato: verrà confermata la stessa impostazione della norma originale, con una commissione di 3 saggi al posto dei 9 iniziali, garantendo così criteri equi e accessibili. Un passo avanti fondamentale verso giustizia e verità. Continueremo a vigilare affinché ogni promessa venga mantenuta».

L'Associazione “Noi che credevamo” ringrazia i parlamentari di maggioranza e opposizione, che «hanno ascoltato la voce dei risparmiatori e sostenuto la nostra causa con responsabilità e sensibilità istituzionale e al Governo». Anche le altre associazioni di consumatori venete hanno espresso soddisfazione al provvedimento (Patrizio Miatello dell'Associazione Ezzelino III da Onara, Comitato Nazionale Fondo Ristoro Integrale, Milena Zaggia del Movimento Risparmiatori Traditi e Fulvio Cavallari dell'Adusbef Veneto).

L'emendamento alla Finanziaria, presentato dal senatore leghista Andrea Paganella, riformulato secondo le direttive del Mef, prevede la messa a disposizione di 80 milioni in 3 anni (20 milioni per il 2026, e 30 per il 2027 e il 2028). Soddisfazione anche da parte del presidente del Veneto Alberto Stefani, che prima di lasciare il seggio alla Camera, aveva lavorato al provvedimento.

«Per me servire il Veneto significa questo: occuparsi dei problemi dei veneti e provare a risolverli, in tutte le sedi istituzionali e a tutti i livelli, locale, nazionale, europeo - commenta Stefani -. L'emendamento approvato rende giustizia ai tanti cittadini truffati dalle banche. Ringrazio il ministro Giancarlo Giorgetti per l'attenzione che, ancora una volta, ha dimostrato nei confronti del nostro territorio e di troppi cittadini perbene che hanno perso i risparmi di una vita e non hanno potuto accedere ai ristori, a causa di vizi formali o documentazioni incomplete. Quella di oggi è una vittoria per tutti i veneti e per una Regione che sarà sempre più protagonista nelle scelte politiche del nostro Paese».

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