Mediobanca: ricavi per 867 milioni nel trimestre

Chiusura del periodo con gli utili in discesa: pesano i costi delle Ops, che ammontano a oltre 45 milioni di euro

La redazione
Piazzetta Cuccia, quartier generale di Mediobanca
Piazzetta Cuccia, quartier generale di Mediobanca

Mediobanca, l’utile scende nel primo trimestre per effetto delle ops.

Nel primo quarter, che è terminato a fine settembre, Piazzetta Cuccia ha registrato ricavi per 867,6 milioni, stabili rispetto allo scorso esercizio. Pressoché stabile anche l'utile netto se non si considerano i costi dell'ops di Mps e su Banca Generali, pari a 321,7 milioni (-2,5%) mentre scende a 291,2 milioni dopo costi straordinari legati alle offerte di scambio nonché all'impatto a conto economico della chiusura anticipata dei piani di long term incentives ai top manager.

I costi straordinari connessi alle offerte pubbliche di scambio su Banca Monte dei Paschi di Siena e Banca Generali ammontano 45,3 milioni di euro (30,5 milioni al netto delle imposte).

In merito alla chiusura anticipata dei piani di performance share Mediobanca sottolinea nel comunicato sui conti che a seguito della comunicazione dei risultati definitivi dell'offerta pubblica di scambio di Monte Paschi Siena (11 settembre 2025) che ha sancito il cambi del controllo sono diventate efficaci le modifiche al Piano di incentivazione di lungo termine 2023-2026 e ai Piani di performance shares, come approvate dal cda di Mediobanca nella seduta del 26 giugno 2025.

Conseguentemente tutti i piani sono stati chiusi anticipatamente e 6.122.932 azioni sono state convertite in un importo in denaro pari a 122 milioni corrispondente ad un valore dell'azione Mediobanca pari alla media del valore dell'azione calcolato durante il periodo di adesione all'ops Mps (euro 19,9216).

Specularmente Mediobanca si libera dall'impegno di consegnare ai dipendenti 6,1 milioni di azioni già presenti nel bilancio della banca tra le azioni proprie. Il margine d’interesse si mantiene resiliente a 478,5 milioni (-1,3%), mentre le commissioni nette restano pressoché invariate a 232,3 milioni.

Il contributo di Generali cresce da 105,4 a 128,7 milioni (+22,2%). A livello di governance, il Cda ha inoltre proceduto alla nomina dei nuovi comitati endoconsiliari, tutti composti da consiglieri indipendenti. —

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