Marchi, Finint lancerà un fondo infrastrutture
«L'Italia è una prateria per i fondi infrastrutturali stranieri ma noi crediamo che ci debba essere una presenza italiana più forte in questo mondo. Per questo abbiamo creato Finint Infrastrutture Sgr. Ora stiamo lavorando alla creazione di un fondo all'interno del quale potrebbe essere coinvolta anche Save» lo ha detto Enrico Marchi a margine della posa della prima pietra della bretella ferroviaria

«L'Italia è una prateria per i fondi infrastrutturali stranieri ma noi crediamo che ci debba essere una presenza italiana più forte nel mondo dei fondi infrastrutturali. Per questo abbiamo creato Finint Infrastrutture Sgr. Ora stiamo lavorando alla creazione di un fondo all'interno del quale potrebbe essere coinvolta anche Save. Naturalmente non abbiamo nessuna fretta perché le cose stanno andando molto bene. I rapporti con i nostri azionisti sono ottimi e i nostri fondi vanno bene quindi ci prendiamo tutto il tempo necessario ma sicuramente, come siamo abituati, arriveremo a buon fine per terminare anche questo importante progetto non solo per noi, ma per il Paese».
A dirlo, a margine dell'evento di posa della prima pietra della bretella ferroviaria che collegherà la rete ferroviaria all’Aeroporto di Venezia, è il presidente di Save e del gruppo Finint Enrico Marchi.
«Quest'opera si inserisce nel nostro masterplan 2023-37 e ci porterà a superare i 18 milioni di passeggeri, forse raggiungendo i 20 milioni, nel 2037. Un'opera quindi fondamentale che che rappresenta un salto di qualità molto importante anche dal punto di vista ambientale, visti gli impegni a ridurre a zero le emissioni dello scalo entro il 2030. Un'opera che si inserisce nei due miliardi di lavoro che sono programmati da Save, gran parte dei quali sono dedicati proprio alla sostenibilità, alla riduzione degli impatti ambientali e ad avere un progresso sostenibile».
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