La Delfin di Del Vecchio sale ancora in Mediobanca, ora è all'11 per cento

BELLUNO. Delfin, l'holding del fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio, è salita a circa l'11% del capitale di Mediobanca contro il precedente 10,16%. È quanto emerge dalle consuete comunicazioni di internal dealing delle società quotate, con l'operazione di acquisizione delle azioni avvenuta nei primi giorni di novembre.
A inizio ottobre Leonardo Del Vecchio - che ha il via libera della Bce per salire fino al 19,9% - aveva comunicato di aver superato la soglia del 10% nel capitale di Mediobanca, portandosi dal 9,89% al 10,1% e aveva chiarito le sue intenzioni su Piazzetta Cuccia, come richiesto dalla norma 'anti-scorreriè, che impone a chi acquista una partecipazione rilevante in una società quotata di fare chiarezza sulle proprie intenzioni.
L'investimento di Delfin in Mediobanca ha carattere finanziario e di lungo termine «con la volontà di garantire stabilità e sostenere la crescita», aveva spiegato la holding lussemburghese del patron di Luxottica, che esclude la volontà di «acquisire il controllo» o «esercitare un'influenza dominante sulla gestione» di Piazzetta Cuccia, come peraltro già trapelato e concordato appunto con la Bce.
Nell'ultima assemblea di Mediobanca, Delfin come primo azionista ha votato per la lista per il Cda presentata da Assogestioni, evitando ovviamente di proporne una propria e di fatto non osteggiando quella presentata dallo stesso consiglio di amministrazione.
Riproduzione riservata © il Nord Est