La Beric di Maniago produce coltelli artigianali ispirati agli indiani Hopi

La newco - incubata da FabLab di Friuli innovazione - disegna, produce e commercializza una nuova e originale linea di coltelli che si ispira agli animali-totem della tribù dei nativi americani Hopi. “Nella tradizione Hopi - spiega Scarabello - ogni animale-totem, e ce ne sono 44, incarna ben precise qualità”
Elena Del Giudice

La passione per le lame ha un’origine antica, ha a che fare con la secolare tradizione maniaghese, ha a che fare con l’infanzia di Claudio e Alessandro, “figli d’arte”, con genitori e nonni artigiani del settore, e con le scorribande nei laboratori dove si forgiavano i coltelli. A tutto questo si somma il desiderio di esplorare il nuovo. E perché non un nuovo prodotto? Un coltello, ovviamente, ma diverso. Nella forma, nel disegno... Un coltello specifico per ogni utilizzo. Un coltello che abbia anche un significato. Ed ecco Beric.

Il nome è quello di uno “sbilf”, ovvero un folletto della tradizione carnica, scelto da Claudio Scarabello e Alessandro Massaro, rispettivamente 45 e 44 anni, amici d’infanzia e oggi imprenditori, come brand per la propria impresa.

La newco - incubata da FabLab di Friuli innovazione - disegna, produce e commercializza una nuova e originale linea di coltelli che si ispira agli animali-totem della tribù dei nativi americani Hopi. «Nella tradizione Hopi - spiega Scarabello - ogni animale-totem, e ce ne sono 44, incarna ben precise qualità. Ogni coltello ha quindi una forma ben precisa che ricorda l’animale a cui si ispira, ed è indicato per alcuni utilizzi».

La scelta del popolo Hopi «nasce proprio dalla venerazione che questa tribù aveva per gli animali», racconta Scarabello, e in parte al fatto che gli Usa e il Nord America sono uno dei mercati di riferimento di Beric. «Paesi in cui le lame vengono particolarmente apprezzate». Ciò non toglie che gli ordini stiano arrivando anche da altri luoghi, alcuni nemmeno considerati nei novero dei potenziali. «Abbiamo ricevuto richieste dall’isola di Martinica, dall’Indonesia, oltre che da Inghilterra, Germania e altri Paesi europei», rendiconta Scarabello.

Se l’attenzione è rivolta soprattutto all’estero, tutto di Beric parla di Maniago e del Friuli Venezia Giulia: le lame vengono prodotte a Maniago, il fodero a Fanna, da una piccola azienda artigiana, il packaging è sempre maniaghese. «È una scelta precisa la nostra: vogliamo mantenere viva e vitale la tradizione e l’economia del nostro territorio».

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