Intesa Sanpaolo, l’ad Messina: il 2023 miglior anno di sempre
Il bilancio si chiude con un utile netto di 7,7 miliardi sopra alle attese. La banca pagherà un saldo dividendi da 2,8 miliardi dopo l'acconto da 2,6 distribuito a fine 2023

Il 2023 è il "migliore anno di sempre". Così il consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, commentando i risultati del 2023.
"Intesa Sanpaolo - aggiunge - nel secondo anno di realizzazione del piano d'impresa ha superato gli obiettivi previsti a fine 2025. Il nostro è un modello unico: la profittabilità elevata e sostenibile trae forza dalla consolidata leadership commerciale delle divisioni al servizio di famiglie e imprese; dalla significativa componente del Wealth Management and Protection, dall'offerta digitale tecnologicamente avanzata, dalla gestione delle attività internazionali improntata all'efficienza e dalla nostra condizione di banca Zero Npl".
Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2023 con un utile netto di 7,7 miliardi, in crescita del 76,4% rispetto al 2022 e superiore ai circa 7,55 miliardi previsti dagli analisti. I proventi operativi netti sono aumentati del 17,2% a 25,14 miliardi, con interessi netti a 14,6 miliardi (+54,2%) e commissioni a 8,56 miliardi (-4%).
In salita del 3,6% a 11,3 miliardi i costi operativi, per un rapporto cost/income migliorato al 45,1%. Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 è al 13,7% al netto della cedola.
Intesa pagherà un saldo dividendi da 2,8 miliardi dopo l'acconto da 2,6 distribuito a fine 2023. La cedola complessiva è quindi pari a 29,6 centesimi per azione, 'quasi doppia' rispetto ai 16,39 relativi al bilancio 2022. Intesa prevede inoltre di eseguire un buyback pari a circa 55 centesimi di punto di Cet 1 al 31 dicembre 2023 da avviare a giugno dopo l'ok di Bce e assemblea. Considerando anche il buyback il Cet 1 scenderà cosi' al 13,2%.
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