I soci di Banca Etica scelgono la continuità: sconfitta la lista Restart
Stravince con l’87% delle preferenze degli azionisti il raggruppamento capeggiato da Aldo Soldi. Incassati otto consiglieri su undici nel neo eletto board. Nessun rappresentante per gli sfidanti

Ha vinto la continuità. L’assemblea di Banca Etica si è chiusa ieri dopo l’ora di pranzo con il rinnovo di un cda in cui la lista Partecipativa di Aldo Soldi, già vicepresidente dell’istituto, ha portato tutti e 8 i rappresentanti della sua lista alla guida dell’istituto ottenendo oltre l’87% delle preferenze dei soci.
Un appuntamento tanto importante quanto partecipato per l’istituto di finanza etica che ha visto la presenza fisica o virtuale di oltre 7400 soci, pari al 15,2% degli oltre 48 mila soci aventi diritto al voto.
Una comunità fatta di rappresentanti del terzo settore, del mondo dell’associazionismo e di semplici cittadini, consumatori e risparmiatori, che si sono dati appuntamento presso il Teatro delle Celebrazioni di via Saragozza a Bologna, presso l’espacio Pablo VI, a Madrid, in Spagna e on line (una modalità di partecipazione che ha raccolto oltre 5000 soci) per decidere del futuro della banca, della sua governance e per approvare un bilancio 2024 che ha registrato una considerevole flessione dell’utile, pure in presenza di indicatori patrimoniali e relativi alle masse amministrate in crescita.
L’utile della banca nel 2024 è più che dimezzato, raggiungendo i 12,1 milioni dopo un 2023 a 27,1 milioni (anche a seguito della scelta di ridurre unilateralmente i tassi di interesse ai propri debitori progressivamente in funzione al reddito) mentre quello consolidato del gruppo si è fermato a 16,1 milioni contro i 31,6 milioni del 2023. Gli impieghi lordi hanno comunque segnato un incremento del 4,4% a quota 1,27 miliardi di euro mentre la raccolta diretta ha superato i 2,6 miliardi di euro (+4,6%) e quella indiretta ha raggiunto il miliardo di euro (+5,6%). In crescita anche gli indici patrimoniali: il Cet 1 si attesta al 21% (contro il 19,9% del 2023) il capitale sociale è cresciuto del 3,5% a 95,4 milioni e il patrimonio sfiora i 200 milioni di euro con una crescita del 10% circa sul 2023. Il Roe (return on equity, di fatto il rapporto tra reddito e patrimonio netti) si è attestato al 6,42%.
In un contesto come questo, e pure a seguito di una campagna elettorale dai toni inusitatamente duri tra la lista Partecipativa e la lista autonoma Re:Start capeggiata dall’ex direttore generale Alessandro Messina, i soci hanno scelto con chiarezza la continuità: degli undici componenti del Cda otto sono rappresentanti dalla lista vincente (di questi 4 sono membri del Cda uscente) mentre tre (Beatriz Fernández Olit, Lucia Cagnazzo, Gaetano Giunta) sono espressione del voto sui singoli nomi di candidati esterni alla contesa delle due lista contrapposte. Sotto la guida della nuova presidenza Soldi, che sostituisce, dopo 6 anni, Anna Fasano, il nuovo consiglio di amministrazione del gruppo Banca Etica vedrà la partecipazione di Alessandra Barlini, Roberta Conte, Raffaella de Felice (confermata nel Cda della banca), Stefano Granata (già membro del Cda uscente), Federica Ielasi, Luciano Modica (membro del Cda uscente) e Alberto Puyo (membro del Cda uscente). Tutti esponenti del mondo della cooperazione, del terzo settore e dell’imprenditoria sociale.
«Siamo un bene per quest’Italia un po’ sgangherata e anche per la Spagna» ha detto il neo eletto presidente di Banca Etica a caldo in conclusione dell’assemblea di ieri. «Sappiamo guardare ad un’Europa e ad un mondo che conosciamo e in cui siamo presenti da 26 anni. Dobbiamo averne la consapevolezza e ed avvertirne anche l’impegno. Saremo il Cda di tutta la banca e io sarò il presidente di tutta la nostra comunità. Una comunità dialettica ma forte e coesa, e di questo ha bisogno Banca Etica e più in generale la finanza etica e i nostri paesi, in un periodo complesso come questo. Viva Banca Etica!».
Riproduzione riservata © il Nord Est