I Benetton accelerano, il cda di Edizione decide per l’Opa su Atlantia

Già oggi potrebbe essere annunciata, a valle della riunione del consiglio, l’operazione finalizzata a delistare il gigante delle infrastrutture che controlla tra gli altri Aeroporti di Roma, quello di Nizza, il big delle autostrade spagnole Abertis e Telepass, oltre ad essere investito nell’eurotunnel della Manica con circa il 15,5% e in Hochtief con il 15,9% (costruttore tedesco controllato dalla Acs controllata a sua volta da Florentino Perez).
Roberta Paolini

TREVISO. Potrebbe essere ormai solo questione di ore l’annuncio dell’Opa di Edizione su Atlantia. Oggi dovrebbe riunirsi il cda della holding della famiglia Benetton, presieduto da Alessandro Benetton e in cui siedono anche i cugini Carlo Bertagnin Benetton (per il ramo di Franca Benetton), Christian Benetton (per il ramo degli eredi di Carlo) ed Ermanno Boffa, marito di Sabrina, erede di Gilberto Benetton. Edizione contattata non ha voluto commentare l’ipotesi.

Vista la rapida evoluzione degli eventi, tuttavia, alcune fonti riferiscono che la famiglia, in maniera compatta, abbia accelerato alcune decisioni. E già oggi potrebbe essere annunciata, a valle della riunione del consiglio, l’operazione finalizzata a delistare il gigante delle infrastrutture che controlla tra gli altri Aeroporti di Roma, quello di Nizza, il big delle autostrade spagnole Abertis e Telepass, oltre ad essere investito nell’eurotunnel della Manica con circa il 15,5% e in Hochtief con il 15,9% (costruttore tedesco controllato dalla Acs controllata a sua volta da Florentino Perez).

L'obiettivo dell’opa è ritirare Atlantia da Piazza Affari. L’obiettivo sarebbe duplice: inaugurare una nuova fase di sviluppo e metterla al riparo da possibili iniziative provenienti dall'estero, tra cui spicca quella dei fondi Gip e Brookfield in asse con il patron del Real Madrid Perez. Mire ovviamente dettate anche dalla liquidità superiore agli 8 miliardi che sta per entrare nelle casse di Atlantia con la cessione dell'88% di Autostrade per l'Italia. Da quello che è emerso nei scorsi giorni Gip e Brookfield avrebbero fatto una proposta alla famiglia veneta finalizzata ad acquistare Atlantia per poi scorporare la parte delle autostrade, in particola modo Abertis, da cedere in seconda battuta a Perez. Proposta che la famiglia veneta ha, cortesemente, rispedito al mittente. Affermando tra l’altro di essere già in trattative con Blackstone per un’altra operazione. Quella che potrebbe essere annunciata oggi, per l’appunto. La struttura sarebbe ormai definita: ovvero un veicolo a maggioranza italiana che promuoverà l'Opa, in cui Edizione potrebbe essere affiancata dai suoi partner storici (Crt e Gic se decideranno di reinvestire nel nuovo ciclo di Atlantia) mentre Blackstone avrà una minoranza qualificata.

I numeri giocano evidentemente un ruolo chiave. È opinione condivisa sul mercato che l'Offerta del veicolo guidato da Edizione potrebbe avere come riferimento quota 18 miliardi di euro. Gli analisti nei giorni scorsi, in scia anche al rally provocato dalle mire dei fondi, davano un prezzo di opa tra i 24 e i 26 euro.

Roberta Paolini

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