Gruppo Banca Ifis, utile a 26 milioni di euro malgrado l'effetto Coronavirus

Primi due mesi del 2020 in linea con i target del piano industriale. Sostegno alle Pmi, più 5 percento di nuovi clienti acquisiti durante il lockdown e il 93 percento del personale in smart working

MESTRE (VENEZIA).  Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis,  presieduto dal Vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati relativi al primo trimestre 2020.

«Stiamo affrontando un periodo complesso, una crisi globale imprevista, a cui abbiamo risposto con rapidità ed efficienza. Banca Ifis ha tempestivamente implementato misure incisive a tutela della salute e sicurezza di dipendenti e clienti garantendo allo stesso tempo la piena operatività: il 93% delle nostre persone in circa dieci giorni ha iniziato a operare in modalità smart working e la Società ha continuato la sua attività nel rispetto di tutte le normative» spiega Luciano Colombini amministratore delegato di Banca Ifis.

«Gli impatti economici della pandemia Covid-19 sono certamente caratterizzati da una forte incertezza ma la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è solida e consente alla Banca di affrontare con fiducia l’attuale crisi finanziaria: al 31 marzo abbiamo registrato un aumento del CET1 all’11,12% (+0,16% rispetto al 31 dicembre 2019) e la liquidità disponibile è di circa 1,4 miliardi di euro.

Spiega ancora Colombini: «I risultati del primo trimestre sono stati impattati dal Covid-19, anche se i primi due mesi dell’anno erano in linea con i target del Piano industriale. Nel periodo sono state portate a termine alcune operazioni, come il perfezionamento della vendita dell’immobile di Corso Venezia a Milano, che ha comportato una plusvalenza di 24 milioni di euro e la collocazione, con successo, di un’obbligazione senior di 400 milioni di euro coerentemente con la strategia di diversificazione delle fonti di finanziamento. In linea con le tempistiche stabilite, è stata avviata la ristrutturazione societaria e organizzativa del business NPL e i lavori per la costruzione di una piattaforma IT a supporto delle Piccole e Medie Imprese.

Nel mese di marzo, quando il diffondersi della pandemia ha portato alla chiusura di molte attività economiche e ha fortemente limitato le possibilità di movimento della popolazione, «abbiamo messo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione per far fronte a questa sfida e gestire al meglio la nuova situazione. Abbiamo accelerato i processi di trasformazione digitale e in poche settimane, abbiamo fatto un grande salto tecnologico, sperimentato nuove modalità di lavoro che ci hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi, a conferma del fatto che il modello della Banca è agile e dinamico.

Nuove linee. «Abbiamo contattato oltre 5.000 clienti e attivato circa 300 nuovi clienti, sviluppato nuovi prodotti e servizi come i finanziamenti per le riconversioni industriali o il potenziamento delle linee produttive legate all’emergenza. È stato inoltre attivato un forte monitoraggio e presidio su alcuni settori particolarmente impattati dal Covid-19. In poche settimane abbiamo predisposto una piattaforma digitale per efficientare il processo di erogazione dei nuovi crediti garantiti dallo Stato previsti dal Decreto Cura Italia.

Cessione crediti Npd. «Abbiamo continuato a investire nel mercato dei Non Performing Loans, partecipando attivamente ai processi di cessione di crediti NPL unsecured e rafforzato l’attività di recupero attraverso la modalità telefonica essendo state temporaneamente sospese le attività della rete agenti. Per il futuro, grazie alla nostra decennale esperienza nel settore, confidiamo di continuare a effettuare buoni acquisti. Prevediamo, inoltre, che l’impatto della chiusura dei tribunali sia temporaneo e principalmente legato a più lunghe tempistiche di pagamento piuttosto che a minori pagamenti. Banca Ifis, infatti, offre ai suoi debitori rimborsi attraverso piani sostenibili di lungo termine con una durata media del recupero del portafoglio tra i 5 e i 7 anni.

Dividendi. «Alla luce dell’eccezionalità di questa situazione, data l’incertezza dell’evoluzione dell’emergenza e dei suoi impatti nei prossimi mesi e nel rispetto dei principi di prudenza, il Consiglio di Amministrazione della Banca, lo scorso 1° Aprile ha deciso di attenersi responsabilmente alle indicazioni delle Autorità di Vigilanza, proponendo il rinvio della distribuzione dei dividendi per l’esercizio 2019, almeno fino al 1° Ottobre 2020, e quindi di procedere al detto pagamento dopo tale data ove, prima di allora, non siano state emanate disposizioni normative regolamentari o raccomandazioni delle Autorità di Vigilanza ostative a ciò. Banca Ifis ha inoltre, valutato di sospendere gli obiettivi economici e finanziari inclusi nel Piano Industriale 2020-2022 che sarà rivisto e aggiornato appena il contesto macroeconomico si sarà stabilizzato.

Ecco il comunicato integrale

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