Generali, una lista di 13 nomi per il cda Sironi presidente e sette donne
Confermato il Ceo Philippe Donnet. In tutto sono otto i volti nuovi. Fra questi l’ex Ceo della Borsa di Londra Clara Furse

TRIESTE Via libera alla lista del cda delle Generali. Tredici nomi con un’età media intorno ai 56 anni e sette donne. La nuova squadra sarà presentata all’assemblea dei soci del 29 aprile e sfiderà la contro-lista di Caltagirone. La lista annunciata ieri sera è composta da 13 consiglieri con un profilo in linea con i criteri di indipendenza, profilo di genere e standing internazionale indicati dallo stesso board del gruppo triestino. «Tutti scelti in base a competenze e professionalità eccellenti a livello internazionale, in linea con esigenze rigorose indicate dagli investitori»: sottolinea il presidente Gabriele Galateri di Genola. Andrea Sironi, attuale presidente di Borsa Italiana, è il candidato alla presidenza al posto di Galateri che, come annunciato, lascia dopo undici anni a Trieste. Nella lista del Cda, oltre a Sironi, 57 anni, professore e rettore universitario nonchè uno dei principali esperti internazionali di governance e risk management, c’è la riconferma di Philippe Donnet nel ruolo di ad. Confermati anche Clemente Rebecchini, attuale vice presidente (e direttore centrale di Mediobanca), Diva Moriani, Antonella Mei-Pochtler e Lorenzo Pelliccioli oltre alla giurista Luisa Torchia e Alessia Falsarone, super-esperta di investimenti sostenibili (entrambe cooptate a fine febbraio), cooptati pochi giorni fa. Sono cinque i volti nuovi. Fra questi Clara Furse che è stata chief executive della Borsa di Londra, classificata dalla rivista Fortune fra le venti donne più potenti al mondo. E poi Umberto Malesci, fondatore di una startup entrata nella galassia Cisco e il docente di finanza al Politecido di Torino Marco Giorgino. E due donne esperte in tecnologie avanzata con percorso tutto internazionale come Sabine Azancot e Monica De Virgiliis, carriera in Stm. In tutto come detto 13 membri, di cui 10 indipendenti e 7 donne, per una lista che «posizionerà Generali al di sopra della media europea in termini di indipendenza e parità di genere», sottolinea una nota che rimarca come «la maggior parte dei candidati presenta significative esperienze manageriali in gruppi internazionali e vanta esperienze in ambito Esg e strategia di modello di business».Il programma sul quale la lista del cda chiederà i consensi dell’assemblea consiste nel nuovo piano industriale presentato al mercato dal ceo Philippe Donnet che arriva da cinque anni di risultati positivi e promette cedole comprese fra 5,2 e 5,6 miliardi in tre anni. Il board ieri ha anche rafforzato la nozione di indipendenza da Codice di corporate governance, che tuttavia varrà non per il board che sarà eletto all'assemblea del 29 aprile ma per quello del triennio successivo. Oggi il gruppo comunicherà al mercato i risultati al 31 dicembre.
Intanto anche il fronte avversario Caltagirone-Del Vecchio con Fondazione Crt, che a fine giugno aveva raggiunto il 16,3%, dovrebbe scoprire le proprie carte con la propria lista che dovrebbe essere ufficializzata questa settimana. Il primo azionista privato del Leone presenterà una lista lunga con una dozzina di candidati con il nome non solo di un presidente o di una presidente, ma anche di un ad. Fino ad ora sono numerosi i nomi circolati: in ascesa Flavio Cattaneo, oggi vicepresidente di Italo e poi il banchiere Diego De Giorgi, già a capo dell’investment banking globale di Bank of America-Merrill Lynch, Massimo Ferrari (Webuild). Per quanto riguarda il candidato presidente avrebbe preso slancio il nome di Claudio Costamagna, ex Goldman Sachs oggi presidente della Spac assicurativa Revo.—
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