Generali, il tesoretto ai soci Al via buy back da 500 milioni

Il Ceo Group Philippe Donnet: «Nuovo piano nel 2025». Shopping da 7 miliardi in 6 anni. Il debutto di Giulio Terzariol, ad Insurance

Piercarlo Fiumanò
Da sinistra: Marco Sesana, Philippe Donnet, Cristiano Borean, Giulio Terzariol, Jaime Anchústegui, Carlo Trabattoni
Da sinistra: Marco Sesana, Philippe Donnet, Cristiano Borean, Giulio Terzariol, Jaime Anchústegui, Carlo Trabattoni

Dopo la conquista di due prede come Conning negli Stati U niti e Liberty Seguros in Spagna, le Generali mettono sul piatto degli azionisti un piano di buyback di 500 milioni di euro che sarà lanciato già quest’anno. Una mossa in vista del nuovo piano industriale che il Leone presenterà «all’inizio del 2025». Il Ceo Philippe Donnet, appassionato di rugby, si è presentato martedì 30 gennaio all’Investor Day descrivendo un gruppo che «non è mai stato così in forma».

Al debutto di fronte agli analisti convenuti nella Generali Tower, c’era Giulio Terzariol, il nuovo amministratore delegato dell’Insurance globale arrivato da Allianz pronto a lavorare al nuovo piano: «Sono molto felice di averlo a bordo, e la sua nomina la dice lunga sulla capacità di Generali di attrarre i migliori talenti del settore», lo ha salutato Donnet. Per Terzariol è una svolta anche personale: «Ho lasciato una grande azienda come Allianz dove ho trascorso 26 anni, metà della mia vita. Quindi è chiaro che non si lascia qualcosa di speciale, se non si è convinti di entrare a far parte di un'altra azienda di grandissima qualità. Anche a livello personale, mi sono sentito pronto per una nuova opportunità ed è un vero privilegio assumere un ruolo senior presso la più importante istituzione finanziaria italiana».

L'avvio del programma di buyback è coerente con la strategia delineata dal gruppo. Il Cfo Cristiano Borean ha spiegato che la compagnia è vicina all’obiettivo del piano di distribuire tra i 5,2 e i 5,6 miliardi di euro di dividendi cumulativi tra 2022 e 2024. Il nuovo piano di riacquisto di azioni proprie verrà proposto alla prossima assemblea degli azionisti di aprile e partirà durante il 2024. Lo scorso novembre il Ceo Philippe Donnet aveva specificato che il tesoretto di 500 milioni ancora a disposizione per acquisizioni sarebbe ritornato agli azionisti se non fossero state trovate nuove opportunità di shopping. E così è stato.

Una mossa, ha ribadito il Ceo, che il gruppo ha studiato perché sicuro dell’efficacia del piano «con cui Generali ha realizzato una forte crescita e ha creato valore per tutti gli stakeholder». In primo piano una campagna acquisti che «ha consolidato la nostra leadership globale in particolare nel risparmio gestito». Dal 2016 a oggi, in tre piani industriali, sono stati investiti circa 7 miliardi in operazioni di crescita: dall’acquisizione della Cattolica nel 2022 fino alle ultime operazioni del 2023.

Liberty Seguros, comprata per 2,3 miliardi nel giugno scorso da Liberty Mutual, è stata la più grande acquisizione di Generali dal 2013 e ha rafforzato la posizione di mercato in Spagna e Portogallo con una presenza importante nel mercato Danni irlandese. Si prevede che Liberty, come ha specificato il Ceo International Jaime Anchustegui, porti entro il 2029 un contributo positivo al risultato pre-tasse del gruppo superiore a 250 milioni di euro. L’operazione Conning in Usa, annunciata nel luglio 2023 e vicina al closing, «rafforza Generali come gestore patrimoniale globale di primo livello», ha detto il Ceo Asset & Wealth Management Carlo Trabattoni. Dall'acquisizione sono attese sinergie comprese tra 70 e 80 milioni entro il quinto anno. Va ricordato che a inizio anno il Leone è diventato azionista unico della compagnia Danni in Cina, operazione finanziata con la sola generazione di cassa.

«Vogliamo crescere in ogni mercato», ha detto il Group General Manager Marco Sesana. Il gruppo triestino sottolinea anche che «la sensitività del Solvency ratio del gruppo ai fattori di mercato si è significativamente ridotta». Il business Vita mostra «una crescita costante» mentre il “combined ratio” non attualizzato è previsto che resti sotto quota 96%.  —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © il Nord Est