Fincantieri e Msc, varata la Seashore. Darà occupazione a 4 mila persone

Monfalcone, prova in mare per la più grande nave di sempre. Investimento da un miliardo, con l’indotto ne muoverà 4,5

TRIESTE. Il varo tecnico è avvenuto presso lo stabilimento di Monfalcone, ma dietro c'è anche il lavoro di molti fornitori veneti. Fincantieri ha presentato al mercato Msc Seashore, la nave più grande mai costruita in Italia (339 metri di lunghezza), nonché sorella maggiore di Msc Seaview (varata nel 2017) e Msc Seaside (2018), costruite anch'esse nella città goriziana, dalla quale prenderà corpo anche la quarta nave di questa classe (denominata Seaside), attesa per il 2023. Un segnale di fiducia dopo i mesi del lockdown e a pochi giorni dalla ripresa dell'attività crocieristica.

La nuova imbarcazione entrerà nel servizio la prossima estate e verrà impiegata nei principali porti italiani, dove si movimenterà in ogni scalo circa 6 mila passeggeri. L'investimento per la sua realizzazione vale circa un miliardo di euro: calcolando gli effetti sull'indotto, si stima una ricaduta economica sul Paese pari a circa 4,5 miliardi. Per quanto riguarda l’occupazione, la costruzione di MSC Seashore darà lavoro diretto a 4.000 persone (oltre alle risorse occupate nell’indotto) e impiegherà oltre 10 milioni di ore/uomo. Nel complesso, le quattro navi classe Seaside investimenti per circa 3,5 miliardi, che avrà un impatto sul tessuto economico nazionale superiore a 15 miliardi (circa un punto di pil). Ricordiamo che Fincantieri ha uno stabilimento anche a Marghera, che tra mille e 1.500 persone (una seconda dei cicli di produzione) in maniera diretta e altri 4 mila circa nell'indotto.

Chiuso il primo semestre con ricavi per 2,37 miliardi e un risultato rettificato negativo per 29 milioni per le conseguenze del Covid, la società guidata da Giuseppe Bono attende novità in merito all'acquisizione dei cantieri dell'Atlantique. Proprio ieri si è saputo che i Governi di Roma e Parigi stanno pressando l'Antitrust Ue per avere una decisione sull'operazione che punta a creare un gigante mondiale della crocieristica. Di recente, poi, il gruppo di Trieste ha avviato discussioni con i tedeschi di Thyssenkrupp per creare un leader internazionale nelle navi da guerra. Tutti i segnali di ottimismo per la società italiana, che segnala di non aver ricevuto cancellazioni in merito alla costruzione di nuove navi, mentre sono arrivati nuovi mandati negli ultimi mesi, portando il carico a 117 navi, per un valore record di 37,9 miliardi a fine giugno. Il che assicura sei-sette anni di attività senza soste. Il settore nel quale opera il gruppo Fincantieri «è resiliente», ha sottolineato Bono. Che vuole crescere anche nel settore delle infrastrutture. In questo senso si attende una spinta importante dal Recovery Fund, le cui risorse potrebbero essere in buona parte impiegate proprio in quel senso. —

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