Edizione, la famiglia Benetton chiama Enrico Laghi al vertice della holding

Scelta condivisa all’interno della famiglia. Contestualmente Gianni Mion cesserà dalle cariche che attualmente ricopre favorendo il passaggio di consegne al nuovo uomo di vertice. La nomina del professor Laghi verrà formalizzata nell’assemblea convocata a fine mese.
Enrico Laghi, nuovo amministratore e presidente di Edizione
Enrico Laghi, nuovo amministratore e presidente di Edizione

TREVISO. Enrico Laghi dal 30 di novembre diverrà il nuovo presidente di Edizione, la cassaforte della famiglia Benetton. Contestualmente Gianni Mion cesserà dalle cariche che attualmente ricopre favorendo il passaggio di consegne al nuovo uomo di vertice. La nomina del professor Laghi verrà formalizzata nell’assemblea convocata a fine mese.

Ad annunciarlo è una nota di Edizione che conferma le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi che davano il professore di scienze finanziare alla Sapienza di Roma come l’uomo scelto dai Benetton per il futuro. A Laghi, spiega la nota della holding della famiglia, saranno attribuite deleghe in materia di supervisione e coordinamento strategico.

Nel dettaglio si occuperà dei principali progetti e dossier della Società, del processo funzionale al percorso di rinnovamento e rafforzamento della strategia sociale; dei rapporti fra la holding e le sue controllate o collegate nonché dei rapporti esterni della società; delle relazioni istituzionali e della comunicazione esterna. Si tratta, scrive Edizione, di una scelta di «chiara matrice tecnica, a favore di un professionista con uno spiccato approccio istituzionale, che gode della piena fiducia di tutti i componenti della famiglia e del consiglio di amministrazione, anche funzionale alla futura individuazione di una figura manageriale che possa accompagnare la Società in un cammino di lungo periodo».

Spetterà dunque anche a Laghi il compito di aiutare la cassaforte della famiglia veneta nella ricerca di un amministratore delegato, casella ormai da alcuni mesi rimasta vacante. In base alle ricostruzione la famiglia ha sondato la disponibilità del professore della Sapienza prima di affidargli la poltrona di Gianni Mion, lo storico manager del gruppo che esce di scena. A esplorare la disponibilità del giurista 51enne sarebbe stato Sergio Erede, il legale della famiglia veneta, particolarmente vicino ad Alessandro Benetton.

Con doti di straordinario negoziatore, Laghi avrebbe incrociato i Benetton quando era commissario straordinario di Alitalia e sarà l’uomo chiave per chiudere la via d’uscita della famiglia che attraverso Atlantia è azionista di maggioranza di Aspi. Classe 1969, romano di nascita, Laghi non è un manager, anche se ha gestito diverse partite delicate. Il professore avrebbe sciolto la riserva nelle scorse ore. Laghi aveva chiesto come condizione che ci fosse l’unanimità della famiglia veneta al suo arrivo. Cosa che chiaramente è arrivata.

Laghi, ricordava La Repubblica qualche giorno fa, è conosciuto nell’ambiente delle istituzioni e delle grandi aziende italiane per essere una persona precisa, corretta e super partes; la famiglia Caprotti lo ha scelto come presidente del collegio arbitrale che lo scorso febbraio ha definito il prezzo di Esselunga per la vendita di una quota dell’azienda tra i due rami della dinasty lombarda. Laghi salirà in plancia di comando di Edizione il giorno della scadenza per la nuova offerta di Cdp e dei fondi stranieri per Autostrade. La trattativa per il riassetto vede da più di un mese in prima linea Cassa insieme ai fondi Macquarie e Blackstone, fattisi avanti cper rilevare l'88,06% della concessionaria. Le loro proposte finora sono state bocciate da Atlantia perché ritenute economicamente inadeguate. —

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