Cgia, evasi in Veneto 8,6 miliardi: il 12,9 per cento del gettito rimasto nelle tasche degli evasori
Solo il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e la Lombardia hanno registrato livelli di “infedeltà” inferiori nostro. Nel Sud le situazioni più “pesanti”: la Calabria, ad esempio, ha registrato una percentuale dell’economia non osservata sul valore aggiunto regionale pari al 21,3; questo ha “provocato” 3,3 miliardi di imposta evasa, in pratica ogni 100 euro di tasse versate dai contribuenti calabresi, al fisco ne sono “sfuggiti” 24,5 euro

VENEZIA. In attesa della tanto agognata riforma fiscale che, purtroppo, continua ancora a slittare, l’Ufficio studi della Cgia ha stimato che nel 2018 l’evasione presente in Veneto fosse di 8,6 miliardi di euro. In altre parole, per ogni 100 euro di gettito versato all’erario da cittadini e imprese della nostra regione, 12,9 sono “rimasti” nei portafogli degli evasori. Solo il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e la Lombardia hanno registrato livelli di “infedeltà” inferiori nostro.
Nel Sud le situazioni più “pesanti”: la Calabria, ad esempio, ha registrato una percentuale dell’economia non osservata sul valore aggiunto regionale pari al 21,3; questo ha “provocato” 3,3 miliardi di imposta evasa, in pratica ogni 100 euro di tasse versate dai contribuenti calabresi, al fisco ne sono “sfuggiti” 24,5 euro.
Critica anche la situazione in Campania che presentava un peso dell’economia sommersa pari al 19,8 per cento, 10,2 miliardi di imposta non versata che, in termini percentuali, ha portato l’evasione a toccare il 22,7 per cento. Subito dopo troviamo la Sicilia con un’economia in nero del 19,3 per cento, un’evasione di 8,1 miliardi, pari al 22,2 per cento.
Le regioni più “fedeli” al fisco, invece, sono soprattutto quelle del Nordest: Veneto ed Emilia Romagna (evasione al 12,9 per cento), per l’appunto, Friuli Venezia Giulia (12,5 per cento), Provincia Autonoma di Trento (11,3 per cento), Lombardia (11 per cento) e la Provincia Autonoma di Bolzano (9,7 per cento) si collocano nella parte bassa della graduatoria.
Pur essendo necessaria un’azione più mirata contro l’evasione, sia di piccola che di grande dimensione, l’Ufficio studi della CGIA è convinto che sia necessario ridurre drasticamente il peso del fisco. In altre parole: pagare meno per pagare tutti.
Non va altresì dimenticato che una buona parte del mancato gettito, in particolar modo al Sud, è ascrivibile all’evasione di sopravvivenza, per cui non pagare le tasse ha consentito a moltissime attività, non solo per quelle di piccola o micro dimensione, di rimanere in vita, salvaguardando molti posti di lavoro.
Oltre all’eccessivo carico fiscale che grava sui contribuenti, è altresì necessario intervenire per ridurre il peso dell’oppressione fiscale che quotidianamente ostacola l’attività lavorativa, soprattutto delle imprese di piccola dimensione.
L’Ufficio studi della CGIA ricorda che negli ultimi 10 anni l’ammontare complessivo dell’evasione fiscale è leggermente in calo, ma di poco, sebbene nello stesso periodo l’Amministrazione finanziaria abbia visto aumentare notevolmente gli strumenti a disposizione per contrastare l’evasione delle imposte. In estrema sintesi, essi sono, tra gli altri: abolizione del segreto bancario; anagrafe dei rapporti finanziari costituita tramite il periodico invio all’Anagrafe tributaria dei saldi dei rapporti finanziari dei contribuenti;
Serpico super cervellone del fisco, che utilizza le varie informazioni raccolte sui contribuenti, l’Agenzia delle Entrate utilizzerà anche tecnologie avanzate per elaborarle, sfruttando le interconnessioni tra i dati contenuti nell’Anagrafe dei rapporti finanziari e le altre banche dati di cui dispone.
Tornando ai dati iniziali, la stima dell’evasione, in termini di mancato gettito fiscale per regione è stata effettuata sulla base dei dati Istat. In primo luogo è stato stimato l’ammontare di valore aggiunto sommerso per regione sulla base dell’incidenza del sommerso economico sul valore aggiunto regionale. In secondo luogo è stato calcolato il rapporto tra il gettito fiscale e il valore aggiunto al netto del sommerso ottenendo un coefficiente. Questo coefficiente è stato utilizzato per stimare il gettito fiscale evaso di ogni regione.
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