Cattolica chiude l'acquisizione della minoranza di Cattolica Life

VERONA. Cattolica Assicurazioni informa che, dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità, ha effettuato, in data odierna, il closing (perfezionamento della vendita ndr.) dell’operazione di acquisizione del 40% di Cattolica Life da Banca Popolare di Vicenza in Liquidazione Coatta Amministrativa e la contestuale cessione del 100% della medesima società al gruppo riassicurativo Monument Re.
La cessione di Cattolica Life si inserisce nel più ampio contesto di razionalizzazione e semplificazione del Gruppo Cattolica e non ha effetti materiali sul Solvency II ratio (indice che individua i requisiti di patrimonio richiesti alle compagnie di assicurazione ndr.). NatWest Markets ha svolto la funzione di advisor finanziario per conto del Gruppo Cattolica in riferimento all’operazione. Lo studio Gianni, Origoni, Grippo & Partners ha assistito il Gruppo Cattolica per gli aspetti legali.
Ieri Mediobanca, circa le problematiche legati agli indici patrimoniali, ha sottolineato che un aumento di capitale da 350 milioni di euro «potrebbe bastare» a Cattolica per ripristinare un indice di solvibilità del 170%, adeguato a soddisfare le richieste dell'Ivass. Gli analisti di Mediobanca, in uno studio dedicato alla cooperativa, hannon ricordato che l'authority di vigilanza ha chiesto che venga ricapitalizzata con 500 milioni dopo che il solvency ratio si è avvicinato, nel corso del mese di maggio, al limite regolamentare del 100%.
In questo contesto, scrivono gli analisti, il tema della trasformazione in spa potrebbe «presto riaffiorare» e questo aiuterebbe «certamente» l'esecuzione dell'aumento, il cui ammontare effettivo potrebbe «essere più basso o più alto a seconda del movimento dei mercati nelle prossime settimane».
Mediobanca ritiene, come anche trapelato da fonti vicine a Cattolica, che l'indice di solvibilità «sia oggi migliorato a circa il 135%», grazie al rasserenamento che si è visto sui mercati. Considerato che Cattolica «ha ancora capacità» di emettere un bond subordinato At1, per Cattolica avrebbe «perfettamente senso avvantaggiarsi di tale flessibilità» attraverso un'emissione da 200 milioni di euro, a cui farebbe da contraltare una riduzione di 50 milioni delle emissioni Tier2 in circolazione, con l'effetto complessivo di aumentare il Solvency ratio da 135 a 147%.
A questo punto un aumento da 350 milioni sarebbe sufficiente per portare l'indicatore a quota 170%, mediana tra il range del 160-180% obiettivo di Cattolica. Mediobanca taglia comunque il target price a 2,3 euro per azione, circa il 30% in meno rispetto ai corsi di Borsa, assegnando conseguentemente un giudizio underperform all'azione.
Riproduzione riservata © il Nord Est