Bcc, in Friuli Venezia Giulia firmato l’accordo per il premio di risultato

Sarà l’ultimo con regole condivise da banche aderenti ai due gruppi, Ccb e Iccrea. Maggiorazioni fino a oltre 5 mila euro

Siglato l’accordo tra le Banche di credito cooperativo presenti in Friuli Venezia Giulia e le organizzazioni sindacali di categoria Fabi, First e Fisac sul premio di risultato. E questo sarà l’ultimo accordo territoriale, eredità della Federazione regionale delle Bcc Fvg, perché dal prossimo anno la contrattazione di secondo livello sarà di gruppo e non più regionale, segnando di fatto la divisione tra le banche aderenti a Cassa centrale (quattro in regione) e quelle aderenti a Iccrea (altre 4), ovvero ai due gruppi di riferimento del credito cooperativo nel Paese.

L’accordo raggiunto ha definito il premio di risultato 2023 a valere sui risultati che le diverse banche hanno realizzato nel 2022, che si basa su un’insieme di parametri che hanno a che vedere con il risultato di esercizio, la produttività, la redditività ecc.

In vetta per importo che verrà erogato con la busta paga di novembre, c’è CrediFriuli con oltre 5.800 euro e una maggiorazione welfare di 690 euro (pari al 23% della somma destinabile a welfare) per un totale di 6 mila 645 euro (il dettaglio viene riportato nel grafico che pubblichiamo qui accanto). Segue Banca di Udine con oltre 4600 euro e 690 di maggiorazione welfare, FriulOvest banca con 2.400 euro e 557 di maggiorazione ecc. Nell’elenco le Bcc sono presenti con la denominazione che avevano alla fine del 2022, e quindi non sono evidenti le aggregazioni che sono avvenute successivamente.

«Questo accordo - spiega Denis Antonio Papais, coordinatore per le Bcc della First Cisl - è stato possibile sulla base delle regole definite nel contratto siglato nel 2000 e recepite dagli integrativi regionali, ovvero dalla contrattazione di secondo livello territoriale. E sarà l’ultimo che vedrà al tavolo le banche del credito cooperativo della nostra regione, a prescindere dal gruppo di appartenenza, perché dal 2023 il confronto avverrà tra istituti di uno stesso gruppo probabilmente a livello di area nordest». L’intesa contiene alcuni elementi qualificanti «con l’ambizione - prosegue il sindacalista - di garantire il mantenimento di asset di relazioni e beni, anche immateriali, che siano in comune tra i due gruppi e i lavoratori della regione». È il caso della polizza assicurativa con il rischio morte e invalidità permanente da infortunio, ma anche della Commissione solidarietà «in cui le banche e i lavoratori - conclude Papais - condividono un impegno rivolto alla solidarietà che è una tradizione consolidata di questo territorio».

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