BancaTer, il 2020 chiude con un utile di 2,2 milioni

UDINE - Un bilancio che chiude in utile al termine di un anno difficile, condizionato dalla pandemia, e anche dopo aver effettuato accantonamenti prudenziali significativi «incrementando le coperture con una decisione che non è figlia di normative, ma di decisioni strategiche che abbiamo voluto fare per affrontare la seconda metà del 2021 che, riteniamo, non sarà facile».
È Luca Occhialini, presidente di BancaTer, a mettere in evidenza le scelte della Banca di credito cooperativo nata dalla fusione tra Bcc di Basiliano e Manzano, il cui Cda ha dato il via libera alla proposta di bilancio che andrà all’esame dell’assemblea dei soci.

L’istituto di credito archivia il 2020 con un utile netto di 2,25 milioni di euro dopo accantonamenti prudenziali sui crediti di 14,29 milioni, e fondi propri che hanno superato i 168 milioni, con un coefficiente di solvibilità patrimoniale intorno al 20%.
La raccolta complessiva a fine anno si è attestata a 1,82 miliardi di euro, mentre gli impieghi hanno superato il miliardo e 100 milioni. Il totale della massa gestita sfiora dunque i 3 miliardi, con un incremento di 293 milioni rispetto all’anno precedente.
Nel corso dell’anno sono stati inoltre erogati nuovi mutui per un controvalore di circa 270 milioni di euro. In crescita anche i clienti, oltre quota 56 mila.
«I risultati ottenuti, merito di una gestione attenta e di un efficiente modello di servizio alla clientela, sono motivo di grande soddisfazione – afferma il direttore generale di BancaTer Sandro Paravano – non solo per i confortanti numeri espressi, ma soprattutto perché sono maturati in un contesto emergenziale, sanitario ed economico, che ha visto il nostro istituto attivo protagonista nel contenere gli effetti finanziari che si sono abbattuti negativamente su famiglie ed imprese del territorio a seguito dei provvedimenti governativi a suo tempo assunti per contrastare il contagio da Covid-19».

BancaTer ha attivato da subito «i finanziamenti garantiti dallo Stato richiesti dalle aziende, ha accolto le moratorie sui mutui e ha assicurato alle imprese tutta la consulenza necessaria utile a fornire liquidità e programmare un piano di interventi, assistiti dalle varie forme di garanzia messe a disposizione dai vari enti preposti, per poter gestire al meglio la delicata fase di ripartenza economica - prosegue il direttore -. Abbiamo sostenuto concretamente il tessuto economico locale e confermato la natura di banca mutualistica radicata in regione erogando 503 mila euro, dei quali 200 mila sono stati devoluti per fronteggiare l’emergenza sanitaria, a favore di associazioni ed enti attivi in campo sanitario, sociale, civico, culturale, sportivo» rimarca Paravano.
Nel 2021 BancaTer continuerà a investire sul territorio.
«È prevista l’apertura di due nuove filiali - anticipa Paravano -: la prima a Corno di Rosazzo con il trasferimento dell’attuale filiale in una nuova struttura che si candida a diventare punto di riferimento per le aziende vitivinicole e ricettive del territorio di competenza».
Si caratterizzerà per una particolare organizzazione degli spazi e anche per i servizi offerti; nella progettazione grande attenzione agli standard di sostenibilità ambientale.
L’altra apertura riguarderà Trieste, dove, visti gli ottimi risultati ottenuti e alla luce delle prospettive di sviluppo future, BancaTer rafforzerà la propria presenza con la terza filiale. Altre novità di rilievo riguardano il nuovo servizio di consulenza finanziaria per i grandi patrimoni e la creazione di una struttura dedicata alle imprese primarie per rispondere a specifiche esigenze di tale clientela e che si affiancheranno comunque ai servizi consulenziali già presenti.
«Sono inoltre in fase di allestimento i nuovi locali che ospiteranno il nostro Ufficio servizio clienti, unità dedicata a gestire in maniera più strutturata i momenti di contatto per offrire un servizio sempre più attento alle esigenze dei privati e imprese», conclude Paravano.—
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