Banca Ifis, controllante presto in Svizzera: «È un altro importante passo avanti»

Trasferimento de La Scogliera entro gennaio. Con il piano industriale a febbraio l’ad Geertmann comunicherà i benefici dell’operazione

Luigi Dell'Olio
Ernesto Fürstenberg Fassio, Sebastien Fürstenberg, Fr. Geertman
Ernesto Fürstenberg Fassio, Sebastien Fürstenberg, Fr. Geertman

MESTRE. «Il completamento del trasferimento è previsto entro fine gennaio». Così una nota diffusa ieri da Banca Ifis ha aggiornato sul trasferimento della controllante La Scogliera in Svizzera, per la precisione a Losanna (Cantone di Vaud), sostanzialmente prendendo atto di quanto comunicato sempre ieri dalla società della famiglia Fürstenberg, dopo aver ottenuto il via libera regolamentare all’operazione. Si avvicina così il perfezionamento dell’operazione deliberata dalla società lo scorso giugno.

«Il trasferimento della sede legale di La Scogliera Spa nasce da motivazioni personali del presidente e consente, tra l’altro, di mantenere la promessa fatta ad aprile 2019 per la quale si sarebbe individuata un’operazione alternativa alla fusione inversa di La Scogliera Spa in Banca Ifis Spa con effetti equipollenti dal punto di vista prudenziale», dichiara in una nota il vice presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio.

«Oggi – aggiunge – abbiamo fatto un altro importante passo in questa direzione e siamo, peraltro, consapevoli dei benefici che potranno conseguirsi in capo al gruppo Banca Ifis, coerentemente con l’attenzione alla crescita di lungo termine propria dell’azionista di controllo».

La stessa nota fa poi sapere che in sede di presentazione del piano industriale 2022-2024, prevista a febbraio, l’amministratore delegato della banca, Frederik Geertman, comunicherà i benefici netti e gli effetti attesi.

Banca Ifis si avvia a chiudere un anno brillante a Piazza Affari, con un rialzo a dodici mesi superiore al 73%, merito della forte ripresa economica che sta interessando il nostro Paese e della capacità della società di accelerare sulla profittabilità del business.

Dopo aver chiuso i primi nove mesi con i principali indicatori in crescita, la società ha alzato le stime le stime per l’intero esercizio: prevede di raggiungere un utile netto tra i 90 e i 100 milioni di euro (era tra 80 e 90 milioni di euro il target comunicato il 5 agosto) e ricavi tra i 570 e i 590 milioni di euro (era tra 540 e 560 milioni). 

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