Entro i prossimi 5 anni 67 mila lavoratori in uscita

Troppe aziende in regione impreparate ad affrontare l’esodo per limiti di età. Rosolen: «Allo studio misure per incentivare assunzioni di giovani e donne»
Elena Del Giudice

Da qui ai prossimi 5 anni saranno oltre 67 mila i lavoratori che usciranno dalle aziende per limiti di età, agganciando così la meritata pensione. Un numero importante e che - causa il noto mismatch, ovvero il disallineamento tra domanda e offerta di occupazione - non sarà agevole rimpiazzare.

«Nelle imprese, fatte salve alcune eccezioni, non c’è l’abitudine a fare programmazione» avverte l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, a margine della presentazione del recruiting day per la Pmp Industries.

L’azienda friulana, leader mondiale nella progettazione e costruzioni di sistemi di trasmissione meccaniche, idrauliche ed elettriche, 1.100 dipendenti nel mondo, di cui 460 in Friuli Venezia Giulia, 135 milioni di euro di ricavi nel ’22 e la realistica ambizione (data dagli ordini in portafoglio) di chiudere a 300 milioni nel 2026, dimostra che la programmazione è, invece, possibile, quantificando non solo il fabbisogno complessivo di personale, ma anche le competenze che si vanno ricercando.

Non solo, ma operando al proprio interno per formare persone che quelle competenze non le possiedono, ma che si possono apprendere, attraverso la propria Academy istituita qualche anno fa.

Tornando al mercato del lavoro regionale, la sottolineatura dell’assessore Rosolen è andata alla precarietà. I dati confermano che le modalità di assunzione con contratto a tempo indeterminato non sono al primo posto tra le modalità di assunzione. E l’assenza di certezze occupazionali è uno dei vulnus della qualità del lavoro, che condiziona in modo pesante la vita e anche le scelte dei giovani. «

Non possiamo far finta di non vedere che esiste il tema della precarietà - ha detto ancora Rosolen - e questa amministrazione sta lavorando per mettere in campo misure anticicliche» tanto più importanti ora «che una parte del tessuto industriale del Fvg, più legato al mercato e all’industria tedesca, sta patendo le conseguenze del rallentamento dell’economia nord europea, con effetti che si vedranno anche nell’aspetto occupazionale». Da qui l'intenzione di «mettere a punto un sistema di incentivi per l’assunzione di giovani e donne» che l’assessore Rosolen conta di presentare entro la fine dell’anno.

«Dal 2025 - ricorda - lavoriamo e investiamo sui contratti a tempo indeterminato, stabilizzazioni e incentivi per chi assume. Oggi vogliamo dedicare attenzione ai giovani e alle donne, per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro con tipologie contrattuali che siano il più stabili possibile».

Contrasto alla precarietà dunque, e iniziative mirate «per i quali utilizzeremo non solo fondi regionali - ha concluso Rosolen - ma anche quelli del Fondo sociale europeo. In chiusura i dati: oltre il 25% degli occupati in regione appartiene al settore industriale, contro una media nazionale che si ferma al 18%. L’industria «offre inquadramenti e salari mediamente più alti di altri settori, ed è il settore in cui la percentuale maggiore delle assunzioni avviene con un contratto stabile».

Per quel che riguarda il recruiting day della Pmp, è possibile candidarsi entro il 22 ottobre e si svolgerà il 27. Richiesi tecnici di produzione, addetti alla manutenzione e manager.

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