Wine Enthusiast inserisce Specogna tra le 40 personalità che cambieranno il mondo del vino

È la prima volta che un vignaiolo friulano entra nella prestigiosa lista Future 40 Tastemakers. Il riconoscimento si deve all’impegno sui fronti della ricerca

e dell’inclusione

Lucia Aviani
Cristian Specogna, 38 anni, nella cantina dell'azienda vinicola di famiglia, sulla Rocca Bernarda, in Friuli
Cristian Specogna, 38 anni, nella cantina dell'azienda vinicola di famiglia, sulla Rocca Bernarda, in Friuli

Un paio d’anni fa, nel settembre 2023, la sorpresa del titolo di miglior vignaiolo d’Italia.

Ora un’altra investitura, che sancisce la prima presenza di un produttore vinicolo del Friuli Venezia Giulia nella blasonata lista dei “Future 40 Tastemakers 2025”, le 40 persone che stanno cambiando il mondo dell’enologia secondo la rivista americana Wine Enthusiast, una delle più prestigiose e seguite, nel settore, su scala internazionale.

L’imprenditore Cristian Specogna, 38enne presidente e amministratore delegato dall’azienda agricola Specogna, incastonata fra i colli della Rocca Bernarda, a Corno di Rosazzo, si è ritrovato nel gotha planetario delle eccellenze del vino sotto i profili della “visione”, dello spirito d’innovazione e della spinta verso il futuro.

Un nuovo trionfo, Specogna. Questa volta se lo aspettava o l’effetto sorpresa è stato lo stesso del 2023?

«No, non me lo aspettavo proprio: la notizia mi ha davvero colpito ed enormemente gratificato».

Come si struttura il processo di selezione?

«Esperti nelle sfere del vino e del beverage, da ogni parte del globo, segnalano a Wine Enthusiast nomi di professionisti che si distinguono nel loro lavoro per una serie di ragioni. La testata, poi, seleziona – all’esito di un processo di verifica e approfondimento molto scrupoloso – quelli che dimostrano di aver adottato pratiche e progetti particolarmente innovativi, capaci di apportare un valore aggiunto alla realtà della produzione enologica».

Nel vostro caso quali sono stati gli elementi preponderanti?

«La capacità, in primis, di fare rete e sistema con gli istituti di ricerca del territorio, a cominciare dalle Università di Udine e Trieste, con le quali portiamo avanti ormai da tempo percorsi di studio finalizzati a comprendere sempre di più e sempre meglio come valorizzare la resistenza e la resilienza della vite a fronte dei cambiamenti climatici: parliamo di inedite modalità di gestione del terreno, di speciali tipologie di potatura, di costanti analisi dei dati climatici. Tutti questi aspetti vanno correlati per avviare dinamiche agronomiche che possano garantire qualità ed equilibrio in una fase climaticamente e meteorologicamente complessa».

Altri fattori hanno inciso?

«La marcata attenzione alla sostenibilità, che abbiamo maturato in anticipo sui tempi. Da oltre un decennio ci impegniamo a valorizzare concretamente, tramite studi e ricerche specifiche, le nostre produzioni, dal vino al miele, fino all’olio di oliva. Ci configuriamo infatti come azienda agricola, non esclusivamente vinicola (fra l’altro certificata come biologica): l’idea di partenza è quella di creare un ecosistema agricolo a 360°, secondo i principi dell’adattamento all’ambiente. Un tanto non solo per “poesia”, ma anche per pragmatismo, per individuare efficaci forme organizzative e gestionali. E poi c’è un aspetto di natura sociale: collaboriamo con la Fondazione Progetto Autismo, a dimostrazione di come un’azienda agricola possa trasformarsi pure in una fucina di tirocini e opportunità di crescita formativa. Da due anni proponiamo stage ai ragazzi, che ci affiancano nella vendemmia e seguono le prime fasi della vinificazione di una serie di vini dei quali proprio loro curano la veste grafica, ovvero l’etichetta. È un’esperienza straordinaria, estremamente toccante: davvero una lezione di vita. Da questi giovani impariamo tanto».

Nuovi obiettivi?

«Stiamo facendo un investimento importante per creare un vasto spazio destinato all’accoglienza enoturistica, per degustazioni ed eventi; realizzeremo pure alcune camere, da gestire con la modalità del bed and breakfast».—

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