Desertificazione bancaria, l’87% dei correntisti non gradisce la chiusura degli sportelli

I risultati dell’indagine della Uilca. Un intervistato su 10 cambia comune di residenza per l’assenza di servizi. Anche bancari
Luigi Dell’olio

In Fvg quasi nove corregionali su dieci (per la precisione l’87,2%) si dicono insoddisfatti per la chiusura degli sportelli bancari nel proprio comune e ritengono utile parlare con un operatore bancario. Due su tre (il 64%) affermano che la prossimità della filiale bancaria influisce sulla propensione all’investimento in prodotti finanziari.

Uno su nove (l’11,8%) addirittura dichiara di aver «preferito lasciare il proprio comune per l’assenza di filiali bancarie o altri servizi essenziali». Sono alcuni dei risultati che emergono da una ricerca condotta dalla Uilca relativamente all’impatto della desertificazione bancaria, che negli ultimi anni non ha portato solo a una radicale riduzione di posti di lavoro nel settore, ma anche al venir meno di presidi importanti per il territorio. La ricerca è stata condotta durante la campagna itinerante «Chiusura filiali? No, grazie» ed è stata presentata nel corso di un convegno che si è tenuto presso la sede del Cnel a Roma. «L’iniziativa è stata pensata e attuata partendo dalla convinzione che la chiusura degli sportelli bancari costituisca un problema di cui è necessario tutti prendano coscienza per gli effetti negativi che produce sotto il profilo sociale, economico e di legalità», così il segretario generale del sindacato dei bancari, Fulvio Furlan.

«Nel nostro giro per l’Italia abbiamo coinvolto cittadini, politica - locale e nazionale - istituzioni e associazioni, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare un dibattito tra tutti i soggetti istituzionali interessati, per trovare soluzioni, nel rispetto dei vari interessi coinvolti, ponendo al centro le necessità delle persone, in particolare quelle più in difficoltà». Furlan ha rimarcato la centralità del settore del credito per favorire lo sviluppo del Paese, dell’economica nazionale e dei territori.

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