Da Volvo il full electric che punta a rivoluzionare il mercato

Presentato a Udine il nuovo Suv della casa svedese che parte da 35.900 euro. Sina: «L’auto elettrica arranca ma è lì che arriveremo. La Regione Fvg incentivi l’acquisto come fa la Lombardia»

Maura Delle Case
Giorgio Sina ed Enrico de Cais davanti alla EX30
Giorgio Sina ed Enrico de Cais davanti alla EX30

L’auto elettrica? E’ ancora una questione di nicchia. In Italia appena 4 auto vendute ogni 100 sono e-car. Eppure la rivoluzione è avviata e non consente passi indietro. Ne è convinto Giorgio Sina, presidente di Ferri Auto e capogruppo auto moto e ricambi di Confcommercio Udine e Fvg che vaticina un’accelerazione delle vendite nel futuro prossimo grazie all’immissione sul mercato di modelli più accessibili in termini di prezzo. Una previsione, quella di Sina, che muove dalla presentazione - nella sua concessionaria di Tavagnacco (Udine) - della nuova full Electric di Volvo, la EX30. «Un Suv che - spiega Enrico de Cais, Product & Accessory Offer Manager di Volvo Italia - riassume tutti i nostri principi costruttivi in un formato più piccolo. Completamente elettrico, progettato per essere sicuro come ci si aspetterebbe da una Volvo, oltre che per avere la più bassa impronta di CO2 di qualsiasi altro nostro modello e per rendere la vita delle persone più sicura, più comoda e più piacevole, grazie a una tecnologia all'avanguardia e a un design squisitamente scandinavo».

Prezzo d’ingresso 35.900 euro, autonomia del modello base di 480 km e cruscotto sostituito da uno schermo touchscreen di 12,5 pollici sono solo alcune delle caratteristiche di questa vettura che promette di creare un nuovo segmento di mercato trascinando verso il basso i prezzi, fin qui importanti e per molti inaccessibili, delle elettriche, senza per questo rinunciare a sicurezza, design, confort e spina di guida. Quali gli effetti dell’ultima nata di casa Volvo sul mercato delle e-car si vedrà. I dati del primo semestre dell’anno in Friuli Venezia Giulia dicono intanto che le immatricolazioni di auto elettriche sono cresciute del +11,9% (489 contro 437 dello stesso periodo 2022), le ibride del +24,2% (4.606 contro 3.710), mentre sono calate del 6,3% le plug-in. «In Italia c’è ancora confusione rispetto all’elettrico ma è lì che dovremo arrivare - dice ancora Sina - e ci arriveremo anche grazie ad auto più accessibili in termini di prezzo. Se poi, oltre agli incentivi nazionali, che vanno da 3mila a 5mila euro, potessimo contare anche su un incentivo regionale, come quello introdotto dalla Lombardia, i numeri potrebbero farsi più rilevanti».

Quanto alle immatricolazioni complessive, nel primo semestre 2023 in regione sono tornate a crescere. Dopo un periodo di contrazione, nei primi sei mesi del 2023 sono state targate 12.016 automobili, +10,82% rispetto allo stesso periodo del 2022. Una crescita a doppia cifra salutata con favore da Giorgio Sina, presidente di FerriAuto, che ieri ha illustrato l’andamento del mercato automobilistico in regione. Un dato positivo al quale però fa da contraltare una frenata delle vendite a partire dalla fine dello scorso mese di aprile. «Il mercato - ha fatto sapere Sina, che è anche capogruppo auto moto e ricambi di Confcommercio Udine e Fvg - sta attraversando una fase critica, registra infatti un calo del 30%». La contraddizione è solo apparente. L’aumento delle immatricolazioni - con Trieste che segna nel semestre +19,4%, seguita da Pordenone con +12,9%, da Udine con +7,9% e Gorizia con +3,5% - è il risultato dei tempi d’attesa, arrivati in certi casi anche a 12 mesi, per la consegna delle auto: macchine vendute l’anno scorso in molti casi sono state infatti targate quest’anno, andando così a “falsare“ il dato relativo alle immatricolazioni del primo semestre. La frenata delle vendite registrata a partire da fine aprile è invece l’esatta fotografia del mercato oggi. «Ed è il risultato - spiega Sina - anzitutto dell’incertezza dei consumatori rispetto a cosa scegliere tra elettrico, ibrido, plug-in o auto endotermiche». Un’incertezza che unita all’aumento dei tassi e all’inflazione zavorra la ripresa del mercato.

Riproduzione riservata © il Nord Est