Cresce la voglia di sport, il settore vale 4,5 miliardi. Il traino dei campioni

I numeri dall’assemblea di Assosport
Stefano Vietina
epa08200292 Sofia Goggia of Italy in action during the women's Downhill training at the FIS Alpine Skiing World Cup in Garmisch-Partenkirchen, Germany, 07 February 2020. EPA/PHILIPP GUELLAND
epa08200292 Sofia Goggia of Italy in action during the women's Downhill training at the FIS Alpine Skiing World Cup in Garmisch-Partenkirchen, Germany, 07 February 2020. EPA/PHILIPP GUELLAND

Lo sport libero e destrutturato sta prendendo progressivamente il sopravvento su quello agonistico. E oltre il 50% degli italiani (+15% negli ultimi cinque anni) preferisce fare sport nei parchi o comunque all'aria aperta. Sono questi alcuni aspetti emersi ieri a Verona durante il convegno "Lo Sport Allena alla Vita", a margine dell'annuale Assemblea generale di Assosport, che ad oggi riunisce oltre 140 aziende in Italia, 300 brand e più di 10.000 addetti per un giro d'affari aggregato che supera i 4,5 miliardi di euro. Cambia, dunque, l'approccio degli utenti e chi si occupa di produrre articoli sportivi non può non tenerne conto.

«La recente modifica dell'Articolo 33 della nostra Costituzione che riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme - ha sostenuto Anna Ferrino, Presidente di Assosport, aprendo i lavori - non deve essere visto come un punto di arrivo, ma come il primo passo verso una riflessione condivisa sul ruolo sempre più centrale di questo settore».

L'assemblea di Assosport
L'assemblea di Assosport

Mentre il ministro per lo Sport Andrea Abodi ha sottolineato nel suo messaggio che «lo Sport deve trovare sempre più spazio nell'agenda quotidiana del maggior numero di persone, a partire dalla scuola. Partecipare alle attività sportive ci arricchisce di competenze essenziali». E l'Assessore regionale all'Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità, Elena Donazzan ha posto l'accento proprio sul «ruolo chiave di un territorio dove lo sport è sovrano, che per primo ha introdotto le giornate dello sport nelle scuole, un ITS sul management sportivo e che si prepara ad accogliere le Olimpiadi invernali del 2026».

«Il successo dei nostri campioni - ha proseguito Ferrino - e il fatto che tanti brand ormai si affidino a testimonial sportivi per richiamare audience è una prova tangibile di come lo sport sia riuscito ad allargare i propri confini. Assosport è da sempre aperta al dialogo e per questo motivo abbiamo voluto trasformare la nostra assemblea annuale in un momento di confronto, chiedendoci in primis cosa possono fare concretamente le aziende per contribuire ad incrementare la pratica sportiva in un paese che lo sport lo ama e lo segue tantissimo, ma purtroppo lo vive ancora poco».

Perché se è vero, come dice l'Istat, che nel 2022 il 34,6% della popolazione italiana praticava attività fisica, per un totale di 19 milioni e 877 mila persone (+0,1% sul 2021), è altrettanto vero che il numero di sedentari è cresciuto (+1,5 milioni nel 2022 rispetto al 2021). E mentre gli uomini risultato molto più attivi rispetto alle donne (40,2% contro 29,2%), i laureati fanno molto più sport rispetto di chi ha la licenza elementare (38,5% contro 5,9%), e persiste il divario geografico, con il Nord che ha una quota di praticanti del 40,6%, contro il 37,a% del Centro e il 24,6% del Mezzogiorno.

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