Confindustria Fvg, produzione stabile: la seconda parte dell’anno sarà in salita

«L'analisi dei dati del secondo trimestre 2023 e le previsioni per il terzo, stante le difficoltà in cui versano alcuni settori, i cicli dell'automotive e della casa in particolare, fanno prevedere una seconda parte dell'anno, se non saranno introdotti correttivi, in salita». Ha detto il presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia, Pierluigi Zamò

Pierluigi Zamç, presidente Confindustria Fvg
Pierluigi Zamç, presidente Confindustria Fvg

Nel secondo trimestre 2023, rispetto al primo, la produzione industriale in Friuli Venezia Giulia «manifesta la sua stabilizzazione», con un incremento dello 0,1%, rispetto al +0,5% del trimestre precedente: «un dato tutto sommato neutrale rispetto agli effetti del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, usuali Paesi acquirenti dei prodotti dell'industria regionale».

Lo rileva l'indagine congiunturale regionale di Confindustria Fvg. Le vendite nel periodo evidenziano «un ulteriore incremento del 7,1%, dopo il +1,4% del primo trimestre. Relativamente al mercato domestico queste segnano una crescita del 2,1% (+5,6% nel primo trimestre) mentre, per il mercato estero assistiamo a un suo incisivo incremento pari al +10,3% rispetto al -1,6% del primo trimestre».

I nuovi ordini scendono del 5,8% (+13,9% nei primi tre mesi). Resta sostanzialmente stabile l'occupazione. Per quanto riguarda l'andamento tendenziale, il secondo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo 2022, rileva «una significativa contrazione, pari al -10,1%, nella produzione, rispetto al -0,2% del secondo trimestre 2022».

Le vendite globali, si riducono, registrando un -8,7%, rispetto al +7,7% del secondo trimestre dell'anno precedente. Analogamente, i nuovi ordini registrano -4,3% rispetto +11% del secondo trimestre 2022.

I dati previsionali per il terzo trimestre 2023, conclude Confindustria Fvg, evidenziano un rallentamento nelle previsioni sull'andamento della produzione industriale, in quanto solo il 7% degli intervistati prevede un incremento della stessa, il 56% ne prevede l'assestamento mentre il 37% pronostica una sua contrazione.

«L'analisi dei dati del secondo trimestre 2023 e le previsioni per il terzo, stante le difficoltà in cui versano alcuni settori, i cicli dell'automotive e della casa in particolare, fanno prevedere una seconda parte dell'anno, se non saranno introdotti correttivi, in salita. Le previsioni, infatti, dipingono un quadro meno brillante con la produzione industriale in contrazione e previsioni per la domanda, sia interna sia estera, non così positive». Lo rileva il presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia, Pierluigi Zamò, in merito all'indagine congiunturale relativa al secondo trimestre del 2023 e le previsioni per il terzo. «Esistono, tuttavia, due fattori, a mio giudizio - osserva - in grado di mitigare questa situazione che non è certamente circoscritta al Friuli Venezia Giulia: il mantenimento dei tassi ai valori attuali da parte delle banche centrali, secondo noi in numerosi settori siamo già in deflazione, e rapidità e modalità con cui il sistema sarà in grado di utilizzare i fondi messi a disposizione dal Pnrr». L'indagine parla di una sostanziale tenuta dell'economia, con lieve rialzo della produzione industriale, mentre flette il tendenziale, con vendite estere comunque a +10,3%. Ancora stabile l'occupazione e altalenanti gli investimenti: bene la digitalizzazione e l'efficienza energetica, cedono qualcosa sostenibilità ambientale e R&D.

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