Cherry Sea, fallimenti il nuovo codice non aiuta: a Padova sono più che raddoppiati
Il tribunale di Padova ha registrato nel primo trimestre di quest'anno un aumento del 168% nell'apertura di nuovi procedimenti fallimentari di liquidazione giudiziale, quello di Treviso del 78%. È quanto emerge dall'osservatorio della fintech Cherry

Il tribunale di Padova ha registrato nel primo trimestre di quest'anno un aumento del 168% nell'apertura di nuovi procedimenti fallimentari di liquidazione giudiziale, quello di Treviso del 78%.
È quanto emerge dall'osservatorio della fintech Cherry che ha analizzato l'attività delle prime venti sezioni fallimentari per volume di attività in Italia tra cui, in Veneto, oltre a Padova e Treviso, anche Venezia, Verona e Vicenza.
In generale, rilevano i ricercatori, rispetto alle attese del legislatore sui risultati del nuovo Codice dell'insolvenza, nel corso dei primi tre mesi dell'anno, sommando fallimenti e liquidazioni giudiziali, il numero complessivo di nuove procedure aperte non è calato rispetto al 2022, ma aumentato del 4%.
I tribunali con una riduzione maggiore di carichi risultano essere Verona (-53%), Firenze (-45%) e Genova (-42%). Rispetto ai procedimenti definiti, le sezioni che ne hanno chiusi di meno sono quelle di Venezia con 42 (-12% sul primo trimestre del 2022) e Vicenza e Genova con 36 (rispettivamente -39% e -8% sullo stesso periodo del 2022). L'intento della nuova normativa, fanno perciò notare gli esperti di Cherry, «non sembra essersi ancora verificato e ci vorranno probabilmente ancora dei mesi di assestamento nel passaggio dalle vecchie alle nuove procedure giudiziali».
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