Centri commerciali “social housing” e alberghi di lusso: Padova si risveglia

PADOVA. Quasi 350 milioni di euro di investimenti privati in edilizia residenziale o commerciale. Sono queste le cifre della rinascita edilizia di Padova tra il 2019 e i prossimi uno o due anni. Cifre che non includono alcuno dei grandi progetti a committenza pubblica che la città ha ad oggi in cantiere o su cui sta lavorando per il suo futuro.
Opere importanti, come il Nuovo Ospedale, il quasi ultimato Centro Congressi in Fiera, e la riqualificazione dell'area vasta area della Caserma Piave da parte dell'Università, 51 mila metri quadri in pieno centro città, il Competence Center e il nuovo Padiglione 2 sempre in Fiera e così via.
Indicatori statistici
Di fatto già a partire dal 2019, forti di una curva degli indicatori statistici che aveva invertito la lunga tendenza alla flessione già nel 2017, la Padova dell'edilizia privata si sta muovendo a velocità sempre più sostenuta impegnandosi ad oggi in circa una quindicina di grandi e medi cantieri, attirando l'attenzione di investitori privati e fondi da tutta Europa.
Nel frattempo le compravendite immobiliari, secondo l'Agenzia delle Entrate, crescono di circa un 8% nel terzo trimestre 2020 (sul secondo trimestre del 2020 e solo di un -2,6 sullo stesso periodo del 2019) mentre i numeri della Cassa Edile relativi alla Provincia raccontano di un calo delle ore lavorate solo del 4% tra giugno e settembre rispetto al 2019 e questo a fronte di un secondo trimestre con flessioni intorno al 50%. «
Si tratta di dati che confermano una ripresa significativa di tutto il settore», dichiara Mauro Cazzaro presidente dell'Ance di Padova. «Le nuove esigenze abitative emerse con la pandemia, ed alcuni nuovi strumenti positivi varati dal Governo (come il superbonus 110%) hanno portato ad una accelerazione importante, accompagnata da un incremento dei prezzi di circa il 5% per le unità immobiliari di nuova realizzazione. Molti grandi e medi investitori privati stanno guardando con grande attenzione alle potenzialità di questa provincia ed ad alcuni suoi motori storici come l'Università, la sanità ecc.
Di fatto oggi si verifica una situazione particolarmente favorevole per il settore: i valori immobiliari sono ancora molto compressi rispetto alle potenzialità, il costo del denaro è ai minimi storici e la popolazione residente ha ancora qualche soldo da parte e la voglia di acquistare casa. Una congiuntura positiva, solo rallentata dal Covid, comune alle altre cinque maggiori città venete».
Padova si appresta a cambiare volto grazie a interventi strategici come la riqualificazione appena ultimata dell'Ex Vescovi a Porta Savonarola a ridosso del centro, come quella, poche centinaia di metri più in la su Corso Milano, dell'ex Hotel Plaza pronto per trasformarsi in un Hilton Garden da 132 stanze.
Come la riqualificazione dell'Ex Cinema Concordi a due passi dal Duomo o il grande studentato realizzato da Fabbrica Immobiliare Sgr e Cdp di via Scrovegni, come la realizzazione dei due grandi punti vendita di Leroy Merlin e Rossetto Super (in Corso Australia e sul cavalcavia Sarpi Dalmazia), come la riqualificazione di un’intera palazzina in Via Vergerio, già di proprietà dell'Agenzia delle Entrate, e ora pronta per un progetto di social housing firmato da Investire Sgr.
Ed ancora si attende la riqualificazione di una vasta area ex sanitaria (Morgagni) ora pronta per trasformarsi in residenziale di lusso a due passi dal Prato della Valle, la conclusione dei lavori in via Belzoni per la realizzazione di un nuovo studentato da 300 posti, la riapertura al pubblico dell'Ex Rinascente su piazza Cavour.
Due grandi aree
Anche le due grandi aree ancora in standby del Pp1 e dell'Ex Ifip a due passi dalla Stazione, sembrano pronte per trasformarsi in zone residenziali di pregio.
Sono diversi i Piani urbanistici attuativi alla partenza in quartieri come Forcellini, Sacra Famiglia, Arcella e Guizza. «Dall'insediamento della giunta Giordani», spiega Antonio Bressa, assessore all'edilizia privata del Comune, «Padova ha cambiato passo accelerando verso una nuova rinascita immobiliare. È nostro compito governare questa spinta affinché possa esprimere tutto il suo potenziale nel rispetto delle esigenze della nostra comunità. E siamo orgogliosi del fatto che la grande parti di questi interventi siano a consumo di suolo zero. Gli investimenti infrastrutturali programmati negli anni, i progetti che questa amministrazione ha sviluppato per la città assieme a altri protagonisti della vita cittadina (Università, Camera di Commercio, Provincia ecc), il potenziamento di Interporto, hanno contribuito in maniera significativa a porre le basi per una ripresa che crediamo solo rallentata dalla pandemia in atto».
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