Caos aerei e vacanze a i rischio, perché le compagnie stanno cancellando i voli

Wizz Air, Air France, Eurowings sono le compagnie aeree che stanno creando disagi agli ignari passeggeri con in tasca un biglietto

Carlo Mion

VENEZIA. Continui disagi per chi va in vacanza scegliendo l’aereo. Si annuncia un’estate torrida in tutti i sensi, dove, per la globalizzazione, i problemi nei grandi aeroporti continentali si ripercuotono negli altri. Da martedì iniziano le agitazioni anche in quelli italiani. Ieri, all’aeroporto Marco Polo di Venezia, disagi per la cancellazione di 5 voli in arrivo e altrettanti in partenza. Cancellazioni dovute a problemi operativi non meglio definiti delle compagnie coinvolte: Air France, Eurowings e Wizz Air.

In sostanza, i voli in partenza sono stati cancellati perché non sono arrivati gli aerei dei voli previsti in arrivo. A questo si devono aggiungere le code di chi attendeva di recuperare i bagagli smarriti. Code consistenti per tutta la giornata, come era avvenuto il giorno prima, quando con una coda di 70 persone che attendevano di recuperare il bagaglio perso, le due società che gestiscono i servizi a terra avevano al lavoro solo tre persone.

Già da martedì prossimo i disagi non saranno poca cosa, considerato lo stato di agitazione indetto dal personale aeroportuale aderente alla Confederazione unitaria di base. Protesta indetta a livello nazionale. Lo stato di agitazione prevede il blocco degli straordinari fino al 29 luglio, mentre per il 17 luglio sempre la Cub ha indetto quattro ore di sciopero, dalle 14 alle 18. Anche questa protesta riguarda tutto il personale che opera in ambito aeroportuale.

Dopo due anni di restrizioni, la domanda di viaggi aerei è tornata più forte del previsto, creando un collo di bottiglia, in quanto le compagnie aeree e gli aeroporti, che hanno ridotto i posti di lavoro durante la crisi, non riescono a stare al passo con la domanda di viaggio: si calcola che oltre mille voli sono stati cancellati dai principali aeroporti europei nell’ultima settimana. La situazione in Europa è addirittura peggiore che Italia. E non vanno dimenticati gli scioperi del personale di Ryanair e easyJet. La protesta dei dipendenti della compagnia irlandese termina domani, mentre il personale di easyJet ha in programma altri otto giorni di protesta in luglio. 

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