BancoBpm vola in Borsa dopo l'addio di Fratta Pasini

VERONA. Il mercato torna a farsi incantare dalle sirene dell'M&A in scia alla decisione del presidente di Banco Bpm, Carlo Fratta Pasini, di non ricandidarsi alla presidenza dopo un ventennio al vertice degli istituti da cui, fusione dopo fusione, è nata la terza banca italiana. In Borsa il titolo svetta nel Ftse Mib, segnando un rialzo del 4,42% a 2,06 euro. «Riteniamo questa decisione significativa per Banco Bpm, data la sua rilevanza all'interno della banca. Teoricamente, un'importante posizione vacante potrebbe assicurare più flessibilità in termini di governance in uno scenario di fusioni e aggregazioni», scrivono gli analisti di Mediobanca. Kepler Cheuvreux parla di «cambio rilevante» che potrebbe coinvolgere anche altri membri del board nell'ambito di una «revisione delle competenze» che consenta di «affrontare meglio le sfide future derivanti dalle pressioni macro, tecnologiche e regolatorie come pure eventuali »opportunità nell'M&A nel medio termine«. Per la presidenza della banca, il cui cda verrà rinnovato in aprile, è circolato il nome del banchiere Massimo Tononi.
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