Banca Ifis, utile a 123 milioni, dividendo in crescita del 5%

Il cda di Banca Ifis ha licenziato il bilancio con un utile, in calo, a 123 milioni di euro condizionato dal reversal Ppa (purchase price allocation ndr) che misura lo sbilancio tra il valore dei crediti deteriorati di Ge al momento dell'acquisto e il valore contabile di bilancio degli stessi. Il consiglio presieduto dal vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio ha proposto un dividendo in crescita del 5% a 1,10 euro per azione per una cedola complessiva di 58,8 milioni di euro e un payout ratio dell’azione del 47,8%.
Per quanto riguarda gli altri dati: la reddittività complessiva consolidata va a 133,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2018; il margine di intermediazione a 558,3 milioni di euro (-3,2% vs 31 dicembre 2018). Positivo il contributo del “core” business. La raccolta diretta cresce a 4,8 miliardi (+8,3% vs 31 dicembre 2018) e aumentano anche i costi operativi a 294,9 milioni di euro (+7,9% vs. 2018) "principalmente per effetto della crescita dei dipendenti del Gruppo: 1.753 al 31 dicembre 2019 (+7%)" si legge nella nota stampa.

«Nel 2019, un anno che ha visto la Banca impegnata in importanti cambiamenti, abbiamo realizzato un utile di 123,1 milioni di euro: un risultato questo che risente della diminuzione fisiologica del “reversal PPA” che, al netto delle imposte, scende dai 61 milioni di fine 2018 ai 47 milioni di fine 2019» ha spiegato l'ad Luciano Colombini.
«Per quanto riguarda il business NPL - ha ggiunto -, nel corso del 2019, è stata perfezionata l’acquisizione dell’intero capitale sociale della società FBS ed è stato così accelerato il processo di integrazione tra i due business che porterà importanti sinergie derivanti dalla complementarietà del know-how di Banca IFIS e FBS. A conferma della nostra dinamicità sul mercato e delle ottime capacità di execution, sono stati raggiunti gli obiettivi di acquisto di NPL per circa 3 miliardi di euro. Per i prossimi anni la strategia prevede l’espansione del business anche nel segmento large loan secured attraverso l’acquisizione di piccoli servicer team specializzati e un continuo efficientamento della macchina del recupero».
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