Ascom Padova chiede l'azzeramento delle commissioni bancarie sino a 25 euro

PADOVA. "Già una volta sono stati scottati e dunque, come si dice, hanno paura anche dell’acqua fredda.
Per cui, a margine dell’annunciato varo del “piano cashless” da parte del governo per rendere più facili le spese digitali, i commercianti vedono di buon occhio l’idea di azzerare e le commissioni per i pagamenti di modesta entità ma rimangono all’erta". Questo si legge in un comunicato di Ascom Padova.
“Va detto – dichiara il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – che mentre il governo sembra intenzionato ad azzerare le commissioni fino a 5 euro, noi chiediamo che la soglia siano i 25 euro, ma soprattutto chiediamo che si tratti di una riduzione effettiva, e non mascherata da incrementi di altri costi. Alcuni anni fa – continua - le commissioni vennero azzerate per i benzinai per i pagamenti fino a 100 euro, ma furono incrementati tutti i costi accessori di gestione del Pos: una sorta di gioco delle tre carte che scarica sul commerciante al minuto gli oneri di sistema. E, ovviamente, non tutti i commercianti hanno lo stesso potere negoziale con le banche. Si continua a sostenere – prosegue Bertin - che i commercianti non vogliono il Pos. La verità è che ce l’hanno praticamente tutti, ma più piccolo è l’esercizio e più piccoli sono gli importi, maggiori sono i costi a carico delle imprese. Noi diciamo che questo non è giusto”.
Per cui se il governo vuole rendere l'Italia un Paese più moderno dove carte e bancomat siano molto più diffusi, vanno ridotti i costi a carico dei commercianti: solo così sarà possibile assicurare il successo dell'operazione 'cashback' col superpremio da 3000 euro destinato ai primi 100mila cittadini che useranno di più la carta di credito e dove conterà il numero di operazioni e non la cifra, per cui cinque caffè - è stato spiegato - equivarranno a cinque borse di lusso. Un incentivo che si affiancherà al 'cashback' più tradizionale e che consentirà a chi sceglie i pagamenti digitali di ottenere un rimborso massimo di 300 euro.
Tutto questo dal primo dicembre, purchè arrivino i decreti attuativi del Tesoro, mentre partirà dal 1° gennaio la lotteria degli scontrini, un concorso a premi gratuito, collegato allo scontrino elettronico.
“Purtroppo – segnala il presidente dell’Ascom Confcommercio – in tutti questi provvedimenti e in misura forse ancora maggiore nel tetto fissato per i pagamenti in contanti (ora limitati a 2000 euro), c’è una sorta di “criminalizzazione” del denaro e una colpevolizzazione dei commercianti. Invece, ripeto: togliete le commissioni e vedrete che i commercianti non hanno nulla in contrario a favorire lo sviluppo della moneta elettronica”.
Una riprova? Il recentissimo accordo che l’Ascom Confcommercio di Padova ha sottoscritto con Banca Sella per un abbattimento dei costi di utilizzo dei Pos, peraltro attivabili anche senza l’apertura di un conto corrente.
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