Olimpiadi, un hotel a Cortina per le azzurre dello sci: «Più vicine alle piste rispetto al villaggio»

La Fisi cerca una soluzione a Cortina e altri Paesi ci starebbero pensando. A Fiames i rappresentanti degli sport del ghiaccio

Alessandro Michielli
Il villaggio olimpico in fase di realizzazione
Il villaggio olimpico in fase di realizzazione

Le atlete dello sci alpino della nazionale italiana femminile alloggeranno in albergo durante i Giochi olimpici 2026. La conferma che è questa la soluzione verso cui si sta andando arriva da fonti della Federazione italiana degli sport invernali (Fisi). Niente villaggio olimpico per Sofia Goggia & Co, che saranno accolte nelle stanze degli hotel in centro a Cortina. Una decisione figlia della volontà di “essere più vicini alle piste” e per avere “maggiore comodità” in vista di allenamenti e gare.

Una soluzione non soltanto italiana: sembra che anche altre squadre di sci alpino stiano valutando di andare in hotel. In questa fase, quindi, alcune Federazioni starebbero portando avanti colloqui per trovare le strutture disponibili e definire al meglio tutti gli aspetti organizzativi.

A Fiames, in ogni caso, verranno alloggiati gli atleti delle discipline del ghiaccio e quindi bob, skeleton, slittino e curling.

Il precedente dello sci nordico

Anche la nazionale svedese di sci di fondo, qualche mese fa, aveva deciso di prenotare un albergo piuttosto che alloggiare nel villaggio olimpico di Predazzo.

Una decisione confermata dal team manager Anders Byström, che in un’intervista alla testata svedese Svt Sport aveva spiegato le ragioni della scelta: «Abbiamo prenotato un’intera struttura solo per noi», aveva detto. «Sarà importante avere tranquillità e uno spazio tutto nostro. Con il nostro chef e una gestione autonoma, potremo curare ogni dettaglio. Inoltre, isolarsi dal resto delle squadre ci permetterà di minimizzare i rischi di malattie e contagi».

Una scelta simile era stata presa anche dalla squadra della Norvegia, una delle corazzate nello sci nordico, decisa a puntare su una struttura esclusiva per tecnici e atleti.

Il villaggio olimpico

Il villaggio olimpico di Cortina verrà comunque realizzato in tempo: la grande parte dei moduli abitativi è stata consegnata e posizionata nell’area di Fiames.

Il trasporto eccezionale delle ultime casette dovrebbe finire entro il mese di giugno, anche se l’ordinanza Anas di chiusura parziale dell’Alemagna – in vigore dalle 22 alle 6 del mattino, in concomitanza con il passaggio dei tir – è stata prolungata fino al 5 settembre per eventuali ritardi o inconvenienti.

Tra giugno e luglio a Cortina sbarcherà anche la ditta Losberger De Boer: gli olandesi dovranno realizzare le grandi strutture di accoglienza all’interno del villaggio.

Le mobile home

Il 7 aprile, durante il Salone del mobile di Milano, era stato presentato il progetto dei moduli abitativi che comporranno il villaggio olimpico di Cortina. In piazza Compasso d’Oro erano stati esposti alcuni esemplari delle future “mobile home”, cuore dell’accoglienza per gli atleti internazionali.

Il villaggio sarà composto da 377 case mobili, interamente realizzate in Italia, con la possibilità di ospitare circa 1.400 atleti durante la manifestazione. Progettate all’insegna della funzionalità e del comfort, queste strutture misurano 8,60 metri di lunghezza per 4,50 metri di larghezza, e integrano arredi ergonomici, sistemi di domotica, climatizzazione e spazi interni ottimizzati. Costruite con materiali riciclabili e certificati, le mobile home presentano un isolamento termico avanzato e finiture eco-friendly.

Sono dotate di certificazione Epd, che ne garantisce la sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita. Il progetto segue i principi dell’architettura circolare, puntando al riutilizzo post-evento per ridurre sprechi e prolungare la vita utile delle strutture.

Investimento da 39 milioni

L’intervento da 39 milioni di euro prevede la realizzazione del villaggio temporaneo che accoglierà gli atleti olimpici e paralimpici.

La realizzazione dei lavori si articola in tre fasi: costruzione dell’infrastruttura, allestimento per i Giochi e successivo disassemblaggio al termine delle competizioni. Si provvederà quindi al ripristino dell’area di Fiames.

Il villaggio, nel momento in cui verrà consegnato da Simico alla Fondazione Milano Cortina, verrà abbellito e reso accogliente da MiCo per tutti gli atleti che vi alloggeranno. Ma tra questi, a meno di clamorosi dietrofront, non ci saranno le atlete dello sci alpino della nazionale italiana. —

 

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