Le 10 cose da sapere sull’Olimpiade invernale di Milano Cortina
Un secolo dopo i Giochi del 1956 e vent’anni dopo Torino, l’Italia torna ad alzare la fiaccola olimpica. Ecco il decalogo che dovete (quasi) imparare a memoria

Cent’anni dopo Cortina 1956 e venti dopo Torino 2006, l’Italia torna ad alzare la fiaccola olimpica. Tra cento giorni esatti Milano e Cortina apriranno il sipario sui XXV Giochi Invernali. Saranno Giochi diffusi, sostenibili, speriamo spettacolari; a suo modo un grande racconto italiano.
1. Le date da cerchiare
Dal 6 al 22 febbraio 2026, diciassette giorni di gare, 195 finali da medaglia e oltre 2. 900 atleti da 93 Paesi. Poi le Paralimpiadi dal 6 al 15 marzo. Una festa lunga un inverno.
2. Tre regioni e un solo respiro
È la prima Olimpiade policentrica della storia: Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige compattate in un’unica trama di ghiaccio e neve. Un modello alla prova: Giochi che si adattano ai territori, non il contrario.
3. Milano, il battito metropolitano
Nuove arene per nuove ambizioni: il PalaItalia di Santa Giulia per l’hockey maschile, Rho Fiera per lo speed skating e l’hockey femminile, il Forum di Assago per pattinaggio e short track. Il design incontra la velocità.
4. Valtellina, la montagna in evidenza
A Bormio c’è lo sci alpinismo olimpico. Sulla Stelvio, le discese degli uomini. A Livigno, ventisei gare di snowboard e freestyle.
5. Cortina, la regina delle Dolomiti.
Sci alpino femminile, curling e sport da pista nel rinnovato Sliding Centre dedicato a Eugenio Monti. Settanta anni dopo, la “Perla delle Dolomiti” torna sul trono.
6. Val di Fiemme e Anterselva, cuore nordico.
Salto speciale, fondo, combinata e biathlon: qui batte il polso antico dello sport di resistenza. Qui si sente ancora l’eco dei pionieri.
7. Le due notti dei Giochi
Il 6 febbraio, ore 20: l’ultimo spettacolo di San Siro prima dell’addio. Marco Balich promette un evento “straordinario e complicatissimo”, con cerimonie sincronizzate anche a Cortina, Livigno e Predazzo. È la notte in cui Milano accenderà l’inverno. Il 22 febbraio, l’Arena di Verona chiuderà il cerchio: la pietra e il fuoco, la storia e la luce. Una cerimonia di chiusura che passerà il testimone alle Paralimpiadi e al futuro.
8. Il viaggio della fiamma
Dal 6 dicembre, 10.000 tedofori attraverseranno 110 province in 63 giorni. La torcia Essential, firmata Carlo Ratti, partirà da Roma e raggiungerà lo stadio. Si accenderà a Olimpia, come sempre.
9. I volti del lancio
Achille Lauro, Flavia Pennetta, Francesco Bagnaia e l’ambassador Jannik Sinner tra i primi testimonial. Con loro, 11.000 volontari scelti tra 130.000 candidature. Un’Olimpiade la costruisci dalla base.
10. Le cifre e la narrazione
Due milioni di visitatori, 2,5 miliardi di impatto economico, 800. 000 biglietti già venduti. Ma dovrà essere valutata anche la narrazione, l’immagine dell’Italia davanti al mondo.
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