Cortina, pista da bob in perdita: costi oltre il doppio dei ricavi, servono affitti e investimenti

Il Piano economico-finanziario redatto da Kpmg stima una perdita annua di oltre 630mila euro per la futura pista da bob di Cortina. Per compensare, si punta sulle rendite di immobili comunali, cabinovie, parcheggi e locali commerciali

Alessandro Michielli
Ex panificio comunale
Ex panificio comunale

Come sarà possibile rendere economicamente “sostenibile” la futura pista da bob, skeleton e slittino di Cortina? Il Piano economico finanziario dello Sliding centre, redatto da Kpmg su richiesta della Regione Veneto in accordo con il Comune di Cortina, ha messo in evidenza quello che un po’ tutti già sapevano, ovvero che l’impianto sarà in costante perdita da un punto di vista economico finanziario.

Secondo gli analisti di Kpmg, i costi totali saranno di circa 1.165.000, mentre i ricavi saranno di 526 mila euro, con una perdita netta annuale pari a 638.400 euro.

Se è corretto dire che la nuova pista darà ossigeno ad un movimento sportivo a corto di strutture, è anche vero che alla fine dell’anno chi di dovere dovrà fare i conti. E quindi: come mitigare il rosso di bilancio della pista da bob?

Soldi dagli affitti contro le perdite

Considerando gli elevati costi associati all’impianto e con l’obiettivo di ridurre le perdite associate all’operatività dello stesso, il progetto prevede l’introduzione di asset aggiuntivi, attualmente in fase di ristrutturazione, che garantiranno una marginalità positiva riducendo conseguentemente il disequilibrio derivante dalla gestione operativa della pista da bob.

Gli asset individuati sono: piazza del Mercato e l’ex panificio Comunale, immobile di proprietà del comune di Cortina che, a seguito della ristrutturazione in corso, sarà destinato ad affitto per uso residenziale. Oltre a questi, l’accordo di programma prevede ulteriori asset, alcuni ancora in fase progettazione come: la nuova cabinovia e parcheggio multipiano “Apollonio Socrepes” e la cabinovia Cortina Skyline.

Potrebbero essere considerati anche il ristorante bar presso trampolino di Zuel, il nuovo edificio cronometristi polivalente presso la finish area di Rumerlo e l’edificio adibito a Bob bar presso lo Sliding centre. In sintesi, tutte le rendite delle opere di legacy serviranno a tamponare il rosso di bilancio della pista da bob.

Ex panificio comunale

Il progetto di riqualificazione dell’ ex panificio prevede la suddivisione della struttura in dieci unità immobiliari, di cui nove destinate ad uso abitativo e una a uso commerciale.

In particolare, il progetto prevede la realizzazione di 9 unità abitative di diversa metratura, attraverso una completa ristrutturazione: gli affitti, secondo l’analisi di Kpmg, partiranno da circa 900 euro al mese per un mini appartamento da 56 mq fino a 2.400 euro al mese per un appartamento da 150 mq. Stanze destinate ai residenti, ma con affitti importanti e non per tutte le tasche.

I costi

A partite dal primo anno post olimpico (2027), la gestione della pista da bob di Cortina richiederà un notevole impegno economico, distribuito su diverse categorie di spesa.

Il costo per l’energia è stato stimato in 455 mila euro. La seconda voce di costo sono i servizi, che ammontano a circa 200 mila euro su base annua. Nello specifico includono: trasporto equipaggi, servizi medici, spese pubblicitarie e servizi amministrativi. Il personale amministrativo costerà 85.500 euro, quello del personale tecnico arriverà a 312.500 euro annui (ghiacciatori). Il costo della manutenzione sarà pari a 94 mila euro.

Il totale dei costi sarà di circa 1.165.000 euro l’anno.

I ricavi

I ricavi annuali legati alla voce “utilizzo agonistico-allenamenti” per le discipline di bob, slittino e skeleton sono stati determinati dal Comune, dice la relazione, considerando questi parametri: numero di discese stimato in base agli spazi liberi della pista e giorni di apertura settimanali, che definiscono la frequenza d’uso della struttura.

Tutte le discipline prevedono dalle 50 alle 30 discese al giorno: per il bob si prevedono dai 7 ai 4 giorni di operatività per 8 settimane, con un costo di 60 euro a discesa e un ricavo atteso pari a 126.600 euro. Per lo skeleton si prevedono dai 7 ai 4 giorni di operatività per 8 settimane, con un costo di 35 euro a discesa e un ricavo atteso pari a 86.500 euro.

Per lo slittino, si prevedono dai 7 ai 4 giorni di operatività, per 8 settimane, con un costo di 35 euro a discesa e un ricavo atteso pari a 78.800 euro. In merito ai ricavi per competizioni ufficiali, si prevedono di fare 2 manifestazioni per un ricavo atteso pari a 13.750 euro.

Per il taxi bob si prevedono dai 6 ai 4 giorni di operatività, per 12 settimane, dalle 30 alle 10 discese al giorno, con un costo di 60 euro a discesa per un ricavo atteso pari a 106 mila euro. Ai quali si aggiungono circa 25 mila euro dal taxibob a rotelle. Tra i ricavi vengono inseriti anche 15 mila euro di sponsor e 100 mila euro stanziati dalla Fisi fino al 2032.

Il totale dei ricavi sarà di circa 526 mila euro l’anno.

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