Il villaggio olimpico di Cortina è sulla buona strada: ora tocca agli olandesi
A inizio luglio a Cortina sbarcherà anche la ditta Losberger De Boer. Realizzerà le grandi strutture di accoglienza nell’area di Fiames

Prende forma il villaggio olimpico di Cortina. A Fiames sono state consegnate quasi tutte le casette che andranno a comporre l’area riservata a gran parte degli atleti che parteciperanno ai Giochi olimpici e paralimpici del 2026. Molti dei moduli abitativi sono già stati posizionati ed ora sono in attesa di essere dotati di tutti i sottoservizi.
Prosegue anche la realizzazione del terrapieno, realizzato dalla ditta Fratelli De Pra con il materiale inerte prelevato dal lago di Auronzo,sul quale verranno posati i restanti moduli. Simico, la società che svolge tutte le attività di realizzazione delle opere connesse allo svolgimento dei Giochi del 2026, ha dichiarato che tutte le 377mobile home verranno consegnate entro il mese di giugno.
Tra fine giugno e inizio luglio a Fiames sbarcherà anche la ditta Losberger De Boer: gli olandesi dovranno realizzare le grandi strutture di accoglienza all’interno del villaggio. L’intervento, da 39 milioni di euro, prevede la realizzazione del villaggio temporaneo che accoglierà gli atleti olimpici e paralimpici. La realizzazione dell’opera si articolaintrefasi:costruzione dell’infrastruttura, allestimento per i Giochi e successiva disassemblaggio al termine delle competizioni. Si provvederà quindi al ripristino dell’area di Fiames.
Mobile home
Le 377 mobile home che ospiteranno i 1.400 atleti dei Giochi Milano Cortina 2026 sono al 100% made in Italy, progettate per garantire funzionalità, accessibilità e benessere, con arredi ergonomici, spazi ottimizzati e sistemi di domotica. Le casette vengono trasportate in coppia, su strada,tramite due convogli speciali, che ne garantiscono una movimentazione sicura ed efficiente. I viaggi, principalmente notturni, proseguiranno fino alla fine di giugno.Una volta a destinazione, le mobile home – lunghe 8,60 metri e larghe 4,50 metri – verranno posizionate e allestite in tempi rapidi, grazie a un sistema modulare che ottimizza l’installazione e riduce al minimo l’impatto ambientale.
Ad oggi dotate di letti, armadi,sanitari e climatizzatore, saranno successivamente completate con i corredi olimpici. Le mobile home sono costruite con materiali riciclabili e certificati, un isolamento ottimizzato e finiture eco-friendly e dotate di certificazione Epd, che attesta un ciclo di vita studiato per minimizzare l’impatto ambientale e garantire trasparenza nei processi produttivi.
Il design segue i principi dell’architettura sostenibile, con una configurazione pensata per essereri utilizzata al termine dei Giochi, assicurando che le strutture possano avere una seconda vita in altri contesti, riducendo gli sprechi e massimizzando l’efficienza delle risorse impiegate.
Il programma dei lavori

Percorso e tempi di lavoro prevedono, in parallelo, le attività di posizionamento delle mobile home e la realizzazione delle infrastrutture necessarie ad animare il villaggio, posizionate al disotto di passerelle sopraelevate che compongono il sistema di viabilità per gli atleti. Il termine delle attività è previsto per il 30 ottobre 2025, data in cui il villaggio verrà consegnato alla Fondazione Milano Cortina 2026 guidata da Andrea Varnier.
«Grande attenzione è stata riservata all’accessibilità per gli atleti paralimpici, assicurando ambienti fruibili e confortevoli per tutti, con il 50% delle casette universalmente accessibili rispetto al 25 richiesto originariamente», aveva specificato in una nota il Commissario di governo Fabio Massimo Saldini, al quale aveva fatto eco il ministro dello Sport, Andrea Abodi: «Le casette del villaggio olimpico, altra eccellenza del made in Italy, fanno aumentare in tutti noi, mi auguro diffusamente, che tutto stia andando nella giusta direzione», aveva detto il ministro Abodi. Spazio ora agli olandesi di Losberger De Boer: con il loro intervento il villaggio olimpico acquisirà una forma più definita.
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