Cortina 2026, avviati gli espropri per la cabinovia Apollonio-Socrepes: Simico accelera

Simico avvia gli espropri per la cabinovia Apollonio-Socrepes a Cortina. Nonostante i ritardi, la società è al lavoro per rispettare i tempi per le Olimpiadi

Alessandro Michielli
Rendering
Rendering

Avviati gli espropri dei terreni e degli immobili di alcuni abitanti di Cortina riguardanti l’area dove sorgerà l’impianto a fune Apollonio-Socrepes.

Continuano le manovre di Simico per riuscire a realizzare in tempo la cabinovia in vista dei Giochi olimpici: nonostante non sia stata ancora pubblicata la gara per la costruzione dell’impianto, con recente ammonimento anche da parte della Regione Veneto, la società si sta già muovendo per bruciare i tempi.

Per farlo, ha affidato alla società padovana Georicerche Srl l’esecuzione delle indagini geognostiche del suolo e sottosuolo dove sorgerà il nuovo impianto di risalita. Stando alle informazioni inserite sul portale degli appalti, la data di aggiudicazione dell’incarico è dello scorso 29 aprile, per un importo pari a 139.900 euro, mentre è di ieri la data di pubblicazione dell’esito.

E proprio negli ultimi giorni, inoltre, sono apparsi dei picchetti lungo il percorso della futura cabinovia.

Via agli espropri

Il 24 aprile alcuni abitanti di Cortina hanno ricevuto un documento da parte di Simico, con oggetto “Stralcio funzionale impianto di risalita Apollonio-Socrepes”, dove Fabio Massimo Saldini annuncia l’avvio del “procedimento d’occupazione d’urgenza preordinata all’espropriazione”.

Simico ha informato i residenti dicendo che “la Conferenza di servizi per l’esame degli interessi pubblici si è conclusa positivamente ed è stato così approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera”.

Il documento, poi, aggiunge: “Comunico che l’avvio dei lavori riveste carattere di particolare urgenza in quanto le opere dovranno essere realizzate in tempo utile per i Giochi: pertanto, il procedimento proseguirà con l’immediata emanazione del decreto di offerta dell’indennità provvisoria e dispone contestualmente l’occupazione d’urgenza delle aree necessarie alla realizzazione dell’opera. Il provvedimento finale del procedimento espropriativo sarà adottato entro il termine di cinque anni, salvo previo accordo per la cessione bonaria”.

ancora nessun bando di gara

Simico non ha ancora pubblicato il bando di gara per la realizzazione dell’impianto, anche se la società ha sempre sostenuto di essere in linea con i cronoprogrammi.

Dichiarazioni che non coincidono con la realtà: basti pensare all’opera del Lotto zero, che doveva essere pronta a giugno 2025, ma che vedrà la luce non prima di questo autunno o a ridosso dei Giochi.

Ritardi che hanno spinto la Regione del Veneto ad ammonire Simico: «Permane, al 2024, un significativo ritardo nell’esecuzione di taluni interventi, anche se si riscontra una rilevante accelerazione dei tempi programmati per l’intervento di riqualificazione dello Sliding Centre Eugenio Monti e per la riqualificazione dello Stadio Olimpico di Cortina d’Ampezzo. Si confida nel recupero dei tempi previsti per i restanti interventi nell’arco dell’anno che precede lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici».

Il richiamo a Simico è arrivato dalla Regione ed è contenuto nella delibera con la quale si autorizza la partecipazione di un delegato all’assemblea per l’approvazione del bilancio 2024 della Società Infrastrutture Milano Cortina.

Riproduzione riservata © il Nord Est