Il cantiere della cabinovia di Socrepes in mano a Michele Titton: «Ce la possiamo fare per i Giochi»

Il ceo di Its Engineering è stato nominato nuovo direttore lavori dell’impianto a fune di Socrepes: «Nel periodo natalizio se il meteo ci aiuterà saranno già montati le stazioni al grezzo, i piloni e anche la fune. Il collaudo a gennaio». Il commissario Saldini è convinto che possa bissare il miracolo della realizzazione del bob

Alessandro Michielli
Il cantiere della cabinovia a Socrepes
Il cantiere della cabinovia a Socrepes

Simico ha nominato Michele Titton, ceo di Its Engineering, nuovo direttore lavori del cantiere della cabinovia Apollonio-Socrepes. Titton, dopo aver compiuto il miracolo della pista da bob apportando 31 modifiche al progetto in corso d’opera, ora ci riprova con una sfida ancora più dura, sempre coordinato dal commissario di Governo Fabio Massimo Saldini.

Michele Titton
Michele Titton

Ingegner Titton, ad oggi è ancora possibile realizzare la cabinovia per i Giochi?

«Si, confermo, si può ancora fare».

Il progetto esecutivo finale è stato consegnato?

«Si, è stato caricato nella sua completezza e nel giro di pochi giorni avremo tutte le autorizzazioni da Ansfisa».

A che punto siamo con l’immunità di frana?

«È un aspetto seguito da Simico, ma non ci dovrebbero essere problemi».

Come certificherete i singoli componenti della cabinovia?

«I componenti sono sistemi e sottosistemi già certificati. Questi elementi stanno seguendo delle normative specifiche, che riguardano gli impianti meccanici del trasporto pubblico. Saranno costruiti da ditte certificate (subappaltatori) che hanno tutti i requisiti per farlo (aziende diverse da Graffer), che si basano sul sistema che la ditta bresciana ha certificato o che sta certificando per alcune piccole varianti. Le verifiche di alcuni pezzi sono ancora in corso».

Le operazioni appena descritte sono regolari?

«Queste certificazioni sono state verificate, calcolate e adesso manca solo il pezzo di carta che è in arrivo. Infatti, una volta pronto, quei pezzi saranno inviati in cantiere».

Chi ha realizzato il progetto della cabinovia?

«Il progettista è stato nominato da Graffer: ora io, con il mio nuovo incarico, porrò l’attenzione sui dettagli costruttivi e tecnologici per rendere il progetto eseguibile in tempi particolarmente ristretti».

Se di prassi un progetto del genere si realizza in 6 mesi, lei come pensa di farlo in poco più di tre mesi?

«La parte di opere civili per me è molto facile. L’esperienza del bob ha dimostrato che con l’utilizzo di calcestruzzi e tecnologie costruttive di un certo tipo, tutto diventa abbastanza semplice. Anche la tipologia degli scavi, delle opere di fondazione e sottofondazione le abbiamo migliorate. Abbiamo creato un team di direzione lavori formato da 5 persone specifiche per ottimizzare i processi costruttivi».

Cosa significa?

«La realizzazione di un sostegno (pilone, ndr) fondato su pali che normalmente vengono fatti in una settimana, noi riusciamo a farli in 3 giorni. Riduciamo i tempi e facciamo correre le imprese, che hanno aumentato i mezzi e le manovalanze in cantiere per arrivarci. Tutto questo per le opere civili, i cementi armati».

Nella stazione di monte le opere civili sembrano statiche: non dovevano avere delle vasche per seguire il movimento del terreno?

«Si, il progetto preliminare aveva una vasca. Il progettista ha variato alcuni aspetti, ma ci stiamo lavorando. Monte e valle saranno rigide, sull’intermedia ci lavoreremo. A monte è tutto pronto per il montaggio della parte meccanica».

La stazione intermedia sorgerà su un’area con forti criticità.

«A Mortisa siamo in una zona di frana quiescente: l’immunità di frana serve a dimostrare che si può realizzare un impianto in quell’area e ci sono una serie di monitoraggi che stanno dimostrando che è possibile. Ma è chiaro che per ogni tipo di opera servono soluzioni contestualizzate e che devono rispondere al terreno che vado ad affrontare».

Quando stimate di montare le parti meccaniche?

«Tutte le opere civili di forza le realizzeremo per iniziare il montaggio dell’impianto ai primi di dicembre. Tutte le parti di contorno, edili, architettoniche o civili che non sono necessarie a sostenere gli argani, le pulegge, i sostegni e tutto quello che è la grande opera elettromeccanica, le faremo dopo o in simultanea con il montaggio. Ci saranno interferenze da gestire, ma riusciremo a completare la chiusura della costruzione. Questa è la strategia».

I pezzi della cabinovia sono tutti in produzione?

«Si, ho un elenco di dettaglio con tutto quello prodotto o da produrre, chi lo produce ecc. Sono circa 70 corpi d’opera, quindi 70 macro-forniture della parte elettromeccanica. Stiamo allarmando quelle che sembrano più critiche con la consegna: per ogni fornitore andiamo in stabilimento, controlliamo, facciamo dei piccoli accorgimenti produttivi e di modifica. Alcuni pezzi servono per Natale, altri più avanti. Noi spingiamo per averli in anticipo ed avere più garanzie. Ogni giorno una nostra persona chiama tutti e capisce quali sono gli eventuali problemi».

Le meccaniche di stazione arriveranno già cablate o tutto il cablaggio andrà fatto dopo il montaggio?

«Le opere saranno in parte pre-assemblate e pre-verificate, ma queste sono le parti che arriveranno in seconda battuta. Noi adesso inizieremo subito a montare le stazioni: quelle non avranno i pre-cablaggi, perché se avessi fatto così avremmo rallentato la catena di montaggio. Quindi le cableremo sul posto, ma le abbiamo già pre-montate nello stabilimento facendo dei test. Quindi sarà un mix da questo punto di vista per guadagnare tempo».

A Natale, quindi, cosa dobbiamo aspettarci di vedere?

«Dovrebbero essere montati tutti i sostegni, tutte le rulliere, tutte le stazioni al grezzo e la fune. Poi entreranno tutte le persone a montare la parte elettrica, la parte sensoristica e tutte le parti elettroniche che servono per gestire l’impianto».

Poi ci sarà un periodo di collaudo. Quando verrà avviato?

«Dovrebbe essere avviato a partire dall’8 gennaio».

Chi gestirà poi l’impianto?

«Dovrebbe essere lasciato al Comune e poi a Mico».

Lei è sicuro che il progetto sarà sicuro e performante?

«Certo che lo sarà, anzi sotto certi punti di vista sarà migliore di altri».

La pista baby di Socrepes potrà aprire per il periodo natalizio?

«Per noi può aprire, dipende da Ista».

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