Simico pubblica il bando per Socrepes: sette mesi per mettere in moto l’impianto

Dopo l’annullamento della pre-gara, Simico riapre la corsa all’appalto per la realizzazione della cabinovia strategica per i Giochi invernali Milano–Cortina. Valore di gara oltre 22 milioni, termine lavori previsto in 287 giorni

Alessandro Michielli
Il rendering
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Pubblicato il nuovo bando di gara per la realizzazione della cabinovia Apollonio-Socrepes. A distanza di circa due mesi e mezzo dall’annullamento della pre-gara – alla quale avevano partecipato l’italiana Leitner e l’austriaca Doppelmayr – ieri il commissario straordinario Saldini, in qualità di stazione appaltante dell’opera, ha comunicato tramite Simico la novità.

«Riparte l’iter amministrativo per la realizzazione dell’opera strategica di Cortina», afferma Simico in una nota.

«Pubblicato sul sito di Simico, l’appalto integrato ha per oggetto l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione dell’impianto a fune necessario per la gestione dei flussi di spettatori e atleti durante le gare dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026».

E qui si nota la prima differenza rispetto al precedente bando: nella prima versione, si parlava di opera “a servizio delle aree di gara”, mentre nella nuova versione si specifica “impianto necessario per la gestione dei flussi di spettatori e atleti durante le gare dei Giochi”.

La cabinovia, nei pensieri di Simico e Fondazione Milano Cortina, è essenziale per la logistica dell’evento olimpico e per questo si cercherà di realizzarla in tempo per le Olimpiadi. La nota prosegue dicendo: «L’importo complessivo a base di gara è pari a 22.156.608 euro oltre Iva ed oneri di legge. Il tempo utile per ultimare tutto l’appalto è fissato in 287 giorni, naturali e consecutivi, decorrenti dalla data del verbale di avvio dell’appalto, di cui 224 giorni, naturali e consecutivi, per ultimare la messa in esercizio dell’impianto entro l’inizio dei Giochi fissato per il 6 febbraio 2026. La scadenza del bando è prevista per il 13 giugno 2025, alle 12».

Saldini, analizzando tra le righe le tempistiche dichiarate, punta a mettere in esercizio l’impianto anche se alcune opere potrebbero essere ultimate in un secondo momento.

Si può fare

La cabinovia Apollonio-Socrepes, ad oggi, tecnicamente si può ancora realizzare. Lo dicono dietro le quinte ingegneri e società costruttrici. Se la cabinovia iniziasse a prendere forma entro luglio, l’impianto potrebbe vedere la luce. Ma dipende da una lunga serie di passaggi.

Oggi ad incidere sulla realizzazione dell’opera sono i tempi (strettissimi), i risultati delle indagini del suolo, i ricorsi dei residenti, la reperibilità di materiali e forza lavoro, eventuali contrattempi (l’impianto sorgerà su una frana).

Come garantire la sicurezza

La parte complessa del progetto riguarda le opere civili, quindi gli edifici, le stazioni e i plinti di cemento: se fossero realizzati entro l’estate, sulla carta questa tempistica potrebbe garantire la buona riuscita del progetto.

Infatti, il montaggio di un’opera di questo tipo necessita di circa tre mesi, che potrebbero essere ottobre, novembre e dicembre. In tre mesi la struttura potrebbe essere montata e cablata. Senza imprevisti sulle opere civili, quindi, secondo alcuni esperti la cabinovia sarebbe ancora realizzabile nella massima sicurezza.

Come mitigare la frana

Per mitigare i movimenti della frana esistono dei sistemi e delle tecniche di costruzione particolari, già utilizzate sui ghiacciai. I piloni devono essere molto robusti e possono essere dotati di sistemi di scorrimento.

Anche gli edifici ragionano nello stesso modo: si costruisce una base fissa (o zattera), ma la parte elettromeccanica viene appoggiata sopra delle “slitte”, come i piloni. Chiaramente la struttura non si può muovere troppi metri, ma centimetri. Si conseguenza deve essere calcolata la velocità di avanzamento della frana per mitigare al massimo l’avanzamento. I questi casi, come nelle aree dei ghiacciai, viene costruita una doppia “vasca” dotata di cilindri per permettere gli spostamenti.

Una volta assegnato l’appalto, l’azienda vincitrice deve redigere un progetto esecutivo per il quale servirà minimo un mese e mezzo.

Molte parti delle cabinovie, però, sono sagomati standard, che possono essere mandati in produzione anche se il progetto esecutivo è ancora in fase di realizzazione. Quindi i piloni, le rulliere e le opere elettromeccaniche, ad esempio.

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