Dal Parlamento europeo l’ok al cambio di protezione del lupo: più semplice abbattere gli animali pericolosi
Bruxelles ha votato a favore della proposta della Commissione con 371 voti a favore, 162 contrari e 37 astensioni

Nella giornata di giovedì 8 maggio è arrivato l’ok del Parlamento europeo per abbassare lo status di protezione dei lupi. Una decisione che si traduce in meno regole per abbattere esemplari pericolosi.
Con 371 voti a favore, 162 contrari e 37 astensioni, il Parlamento ha sostenuto la proposta della Commissione di modificare la direttiva Habitat per allineare lo status di protezione dei lupi alla Convenzione di Berna, abbassandolo da "strettamente protetto" a "protetto".
Il voto si è tenuto giovedì 8 maggio mattina dopo che martedì l'aula aveva deciso di trattare la proposta secondo la procedura d'urgenza.
Gli Stati membri disporranno ora di una maggiore flessibilità nella gestione delle popolazioni di lupi al fine di migliorare la coesistenza con gli esseri umani e ridurre al minimo l'impatto della crescente popolazione di lupi in Europa. Potranno inoltre adottare misure adeguate alle specifiche circostanze regionali.
I Paesi Ue dovranno comunque continuare a garantire uno stato di conservazione soddisfacente del lupo e potranno scegliere di mantenere lo status di specie strettamente protetta nella legislazione nazionale, nonché applicare misure più rigorose per la sua tutela.
Le posizioni dei partiti
Al voto dell'Eurocamera sulla modifica dello status di protezione dei lupi da "strettamente protetti" a "protetti" le delegazioni di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno votato a favore.
«Il declassamento dello status di protezione del lupo, approvato finalmente dal Parlamento Europeo, rappresenta una vittoria storica per tutto il nostro territorio. Con la tanto attesa modifica della Direttiva Habitat sarà finalmente possibile mettere in campo i piani di contenimento, cattura e abbattimento selettivo di questi lupi che stanno causando vere e proprie stragi di bestiame e danni pesantissimi ai nostri allevatori e alle attività agro-silvo-pastorali delle nostre montagne e dei nostri territori». Lo dichiara la senatrice Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo Lega al Senato e già capodelegazione leghista al Parlamento Europeo.
Contrari invece le delegazioni di M5s, Avs e Pd. All'interno del Partito democratico si registrano però le astensioni di Stefano Bonaccini, Giorgio Gori, e Alessandra Moretti.
La contrarietà del Wwf
Il declassamento dello stato di protezione del lupo da parte del parlamento europeo «é un pericoloso precedente che minaccia la tutela della natura in Europa, una decisione grave, senza basi scientifiche, che non può e non deve aprire la strada a nuovi attacchi alla Direttiva Habitat, uno dei pilastri fondamentali della politica ambientale dell'Unione europea». Lo afferma il Wwf che chiede al Governo "di mantenere la protezione rigorosa del lupo in Italia e di difendere l'integrità delle norme europee sulla conservazione".
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