A bordo di Nave Trieste, un concentrato di tecnologia e area sanitaria per i soccorsi

Viaggio nel cuore dell’unità anfibia multiruolo. Dal ponte alla plancia passando per l’ospedale

Stefano Bizzi
A bordo di Nave Trieste (Silvano)
A bordo di Nave Trieste (Silvano)

Affacciarsi dalla rampa del ponte di decollo di Nave Trieste per guardare in basso verso piazza Unità, le Rive e il molo Audace toglie semplicemente il fiato. È letteralmente una vertigine. Ma anche entrare nella plancia di comando rappresenta un’esperienza unica: tra tavoli touch-screen e pannelli a scomparsa ci si muove in un condensato di tecnologia pura, ma come spiegano il tenente di vascello Greta Vecchiattini e la guardiamarina Elena Fontecchia l’elemento umano rimane centrale. Per quanto gli strumenti possano essere sofisticati e precisi, alla fine, la decisione spetta sempre all’uomo.

Nel cuore del più grande vascello della Marina Militare italiana procede l’allestimento dell’hangar per la cerimonia di consegna della Bandiera di Combattimento.

Centinaia di sedie per gli ospiti sono state già posizionate e anche il tappeto rosso è già steso srotolato al centro dell’area. Sul videowall sospeso, intanto, scorrono le immagini che accompagneranno la cerimonia solenne.

L'hangar allestito dentro Nave Trieste (Silvano)
L'hangar allestito dentro Nave Trieste (Silvano)

Quattro ponti più in alto sono atterrati quattro elicotteri giunti dalla base di La Spezia. Per chi guarda da terra, i due SH-101 e i due SH-90 sono probabilmente un elemento scenografico importante. A pochi metri dall’hangar si trova però uno spazio molto più importante, anche se poco desiderato per chi popola questa vera e propria città galleggiante: l’ospedale di bordo.

L’area sanitaria occupa 700 metri quadrati ed è un gioiello. Tra le altre cose, può contare su due sale operatorie, una terapia intensiva, una sala ustionati, un laboratorio analisi, un ambulatorio radiologico con tanto di tac, una sala odontoiatrica e una di ostetricia.

Anche qui la tecnologia è la più avanzata che ci sia. Il tenente di vascello Silvia Frascella, ufficiale medico responsabile dell’ospedale di Nave Trieste, ricorda che in presenza di interventi particolarmente specialistici c’è anche la possibilità di collegarsi in remoto con l’ospedale militare del Celio.

Il motto di Nave Trieste è Fulge super mare e lunedì questo condensato di tecnologia e umanità tornerà a risplendere in mare aperto. In mattinata salperà per Brindisi dove farà una breve tappa prima di ripartire verso Civitavecchia dove, il 6 novembre, ospiterà un’altra cerimonia, quella del passaggio di consegne tra l’attuale Capo di Stato Maggiore della Marina Militare e il suo successore. Il nome di chi subentrerà all’ammiraglio di squadra Enrico Credendino verrà deciso nel corso del prossimo Consiglio dei Ministri. —

Argomenti:cronaca

Riproduzione riservata © il Nord Est