Morto Enzo Giordano, lo scopritore di Varenne: il cavallo leggenda acquistato con una colletta

Enzo Giordano, storico proprietario del trottatore Varenne, è morto a 71 anni. Lo acquistò con una colletta dopo averlo visto correre a Bologna. Zaia: «Aveva scatenato l’orgoglio di una nazione»

La redazione
L'allora ministro Zaia premia Varenne e Giordano (primo a sx), Fieracavalli 2009 Verona
L'allora ministro Zaia premia Varenne e Giordano (primo a sx), Fieracavalli 2009 Verona

È morto a 71 anni Enzo Giordano, storico proprietario di Varenne, il cavallo più vincente della storia del trotto. Stroncato da una malattia, Giordano lascia un’impronta profonda nel mondo dell’ippica italiana.

A ricordarlo con affetto è il presidente del Veneto Luca Zaia, che ne ha lodato la lungimiranza: «Fu il primo a intuire la stoffa del campione. Vide Varenne, allora debuttante, in una corsa a Bologna e se ne innamorò. Riuscì ad acquistarlo grazie a una colletta tra amici e parenti: una scommessa d’amore e visione che cambiò la storia dell’ippica».

Varenne, soprannominato “il Capitano”, divenne una leggenda vivente, amato anche da chi non aveva mai messo piede in un ippodromo. «Buon viaggio Enzo – conclude Zaia – grande uomo e appassionato di ippica».

Una storia di passione, intuizione e orgoglio che ha lasciato un segno indelebile nello sport italiano.

La carriera di Enzo Giordano

Enzo Giordano era ricoverato da alcune settimane in un ospedale di Napoli per un’infezione alla gola. La sua vita prese una svolta nel 1995: fino ad allora gestiva un ufficio di cambiavalute, ma la sua grande passione per l’ippica lo spinse a puntare su un giovane cavallo che agli occhi di molti non prometteva granché.

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Varenne il cavallo che ha vinto di più nella storia del trotto mondiale

Dopo averlo visto in pista a Bologna, decise di acquistare Varenne per 170 milioni di lire, convinto del suo potenziale nonostante un esordio poco brillante. Da quel momento cominciò una straordinaria avventura costellata di successi, resa possibile anche grazie al lavoro di una squadra affiatata, con il manager Rolando Luzi e il driver Giampaolo Minnucci, protagonisti della trattativa.

Varenne, soprannominato “il Capitano”, avrebbe poi scritto pagine memorabili nella storia del trotto mondiale, trascinando con sé anche chi lo aveva creduto campione fin dall'inizio.

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