Chi è Alberto Stefani, il nuovo governatore del Veneto: «Sarò il presidente di tutti»
Dopo essere stato sindaco e deputato, il vicesegretario della Lega corona una ascesa politica fulminante. La pittura per scaricare lo stress, l’investitura di Salvini: chi è il successore di Zaia

Ha dovuto attendere a lungo per vedere ufficializzata la sua corsa a successore di Luca Zaia. Poi, per Alberto Stefani, il candidato leghista del centrodestra che ha vinto le elezioni regionali in Veneto, la strada è stata tutta in discesa. Andando così a coronare un’ascesa politica fulminante, che lo ha portato – dopo essere stato il più giovane deputato mai eletto nelle liste del Carroccio – a sedere sullo scranno più alto di Palazzo Balbi a 33 anni.
«Con grande emozione ho ricevuto l’onore di rappresentarvi. Sento dentro di me una forte responsabilità e anche una grande energia. Voglio essere chiaro: metterò al primo posto i bisogni delle persone e sarò presidente di tutti, anche di chi non mi ha votato. E, insieme alle forze della coalizione, che ringrazio, da domani sarò già al lavoro. Con occhi e cuore solo per il Veneto»
La carriera politica
Padovano di Borgoricco, classe 1992 (è nato il 16 novembre), Stefani è vicesegretario federale della Lega, oltre che segretario della Liga Veneta. Deputato del Carroccio dal 2018, l’epiteto di “enfant prodige” lo insegue fin da quando era adolescente.

Lui, però, l’ha sempre presa con grande understatement. «Mi sento un ragazzo normalissimo. Un secchione? Forse. Sicuramente studiavo tanto e lo faccio ancora. In Italia, se fai politica e hai trent’anni sei giovane, quando all’estero c’è chi, a questa età, ricopre incarichi di alto livello», aveva raccontato qualche mese fa in una intervista ai nostri quotidiani.
Diplomato allo scientifico Newton di Camposampiero e laureato in Giurisprudenza all’Università di Padova con una tesi in diritto canonico, in entrambi i casi con il massimo dei voti, sta completando un dottorato di ricerca in Diritto canonico e parlamentare.
I primi passi risalgono al 2011, quando Stefani diventa coordinatore provinciale del movimento giovanile della Lega e coordinatore regionale del movimento universitario. «A 14 anni, quando ero al liceo e mi sono imbattuto in un gazebo della Lega locale. Mi ha affascinato, ne condividevo le idee federaliste e sono entrato nel partito», aveva detto. A maggio 2014, con 199 preferenze, diventa consigliere comunale di Borgoricco, il più giovane del Comune.
Alle elezioni politiche del 2018 viene candidato alla Camera dei deputati nel collegio di Vigonza, sostenuto dalla coalizione di centrodestra in quota Lega, dov’è eletto deputato con il 52,28% dei voti.

È l’inizio dell’esperienza romana della XVIII legislatura, nella quale Stefani, con i suoi 25 anni e 3 mesi al momento dell’elezione, è stato il parlamentare più giovane della Lega. Relatore in Commissione e in Aula del disegno di legge sul regionalismo differenziato, è stato il primo firmatario dell’emendamento, approvato nel 2021, per l’autonomia infrastrutturale del Veneto che permette la nascita della holding delle autostrade del Nord Est.
L’impegno amministrativo
Nel 2019 Stefani si candida come sindaco di Borgoricco. Zaia, al comizio di apertura della sua campagna elettorale, lo definisce «un fuoriclasse»: viene eletto con il 51,41% dei voti e supera di 18 punti percentuali la seconda delle tre liste in corsa, diventando così il più giovane sindaco del Veneto e uno dei più giovani sindaci d’Italia, nonché il più giovane nella storia della Repubblica a ricoprire sia la carica di sindaco che quella di deputato.
Alla scadenza del mandato, segnato dalla pandemia, la sua civica trionfa con il 77%. Stefani non corre per la fascia tricolore ma viene eletto consigliere comunale, ottenendo il miglior risultato di preferenze personali di tutto il Veneto.
La carriera nella Lega
Dopo aver ricoperto il ruolo di commissario della Lega a Venezia e, per un breve periodo, di Padova, a fine 2020 viene nominato dal segretario federale Matteo Salvini come commissario regionale del partito in Veneto.

Alle elezioni politiche del 2022 è confermato alla Camera con il 60,56%. Il 24 giugno 2023 viene eletto segretario della Liga Veneta dal congresso regionale con il 64% del voto dei delegati. Diventa pertanto il più giovane segretario regionale della quarantennale storia della Liga Veneta.
Dal primo agosto 2023 è nominato congiuntamente dai presidenti della Camera e del Senato presidente della commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale. Il 12 settembre 2024 Salvini lo ha nominato vicesegretario della Lega insieme a Claudio Durigon: diventa così il più giovane vicesegretario di sempre della Lega.

Vita personale
Stefani ha una gemella, Giulia, cui è legatissimo. Nel (poco) tempo libero ama dipingere, scrivere, fare sport – pallavolo e calcio – con gli amici di sempre. E dall’inizio dell’anno ha una relazione con Giorgia.
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