Allarme pesce scorpione nell’Adriatico orientale: perché è pericoloso e come difendersi

Sempre più frequenti gli avvistamenti in Dalmazia e costante la risalita verso nord: gli aculei iniettano un potente veleno potenzialmente mortale

Andrea Marsanich
Un esemplare di pesce scorpione
Un esemplare di pesce scorpione

Una marcia inarrestabile verso nord, alla ricerca di ambienti dove vivere, nutrirsi e riprodursi. Il pesce scorpione (Pterois miles), specie invasiva vista l’anno scorso per la prima volta nelle acque adriatiche di Prevlaca e dell’isola di Lagosta, sta colonizzando in modo rapido sempre più vaste porzioni dei fondali dell’Adriatico orientale, spingendosi in direzione dell’Istria e del Quarnero, che raggiungerà probabilmente tra qualche mese.

Questa specie esotica e aliena è stata vista e fotografata nel Parco naturale di Porto Taier (in croato Telašćica), nell’isola Lunga, finora il punto più settentrionale del suo avanzare. Dall’Istituto spalatino di oceanografia e pesca è stato confermato che dal luglio 2024 e fino al termine dell’anno il temuto (per i suoi aculei) pesce scorpione è stato visto per 122 volte, mentre quest’anno è stato notato centinaia di volte nelle acque che bagnano il Montenegro e la Dalmazia.

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Il veleno che inietta tramite le sue pinne produce dolori lancinanti per l’uomo e può portare fino alla morte. Si tratta, per fortuna, di un veleno termolabile, che può venire dunque neutralizzato se la ferita viene trattata con una sostanza liquida calda (non bollente), ma è sempre consigliabile una visita medica in caso di contatto.

Il biologo marino di Spalato, Pero Ugarković, ha confermato che il suo istituto sta attuando un piano di monitoraggio che coinvolge pescatori, ai quali si chiede se e dove sia stato messo a pagliolo questo pesce così pericoloso, che non ha nemici naturali, fatta eccezione per il polpo e la cernia. «La collaborazione con la nostra gente e i turisti è preziosa in quanto possiamo trarre informazioni sempre più esaurienti. Se per caso notate un esemplare di pesce scorpione siete invitati a farvi vivi. Accettiamo informazioni anche sulla loro alimentazione, su eventuali punture e altro».

Finora, oltre all’Isola Lunga, questo pesce – che mette a rischio l’equilibrio ambientale trattandosi di specie molto vorace – è stato segnalato nel Raguseo, nello Spalatino, in Montenegro e nelle acque della penisola di Sabbioncello e delle isole di Lissa, Lagosta, Busi, Brazza, Lesina, Curzola, Meleda e Solta.

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