La falciatrice mangia-alghe nel lago di Alleghe

Il cambiamento climatico ha fatto proliferare la vegetazione in acqua. Partita la pulizia con un mezzo anfibio specializzato

Francesco Dal Mas
La falciatrice anfibia al lavoro nel lago di Alleghe: taglia le alghe e le porta a riva
La falciatrice anfibia al lavoro nel lago di Alleghe: taglia le alghe e le porta a riva

Le alte temperature, conseguenza dei cambiamenti climatici, hanno comportato un inatteso problema per i laghi. In quello di Alleghe sono cresciute in misura abnorme le alghe ed il Comune ha preso di petto il problema. Ancora un mese fa è stato costretto a fare una variazione di bilancio da 30 mila euro.

Tagliare l’erba … del lago

«Abbiamo dovuto ingaggiare la Ecovolo Service di Sirmione, dopo un’ampia ricognizione, per tagliarci queste “erbe d’acqua” che continuano a crescere ogni giorno di più, con il salire della colonnina di mercurio», spiega il sindaco Danilo De Toni.

La spesa è stata condivisa a metà col Comune di Rocca Pietore perché di fatto il bacino naturale ha due proprietari.

Lunedì 28 mattina, a bordo lago, è dunque comparsa la macchina anfibia taglia-alghe e subito si è formata una folla di curiosi, residenti e turisti, per vedere che cosa accadeva.

Gli operatori hanno incominciato a rasare le alghe sulla sponda destra.

La falciatrice anfibia al lavoro

Prima il taglio sott’acqua, poi la raccolta, con questa macchina speciale che lavora a un metro, anche due metri sotto il livello dell’acqua, là insomma dove cresce la vegetazione che toglie respiro al bacino.

La stessa macchina anfibia deposita a riva il materiale, che viene quindi inserito in un cassone per essere poi conferito ad un centro specializzato di smaltimento.

«Dove stiamo intervenendo il fondale è molto basso intorno al metro, un metro e mezzo non di più, ma a tratti si va anche oltre», informa il sindaco. «Le alghe si sono sviluppate soprattutto nelle anse, quindi nelle acque più tranquille, dove appunto si trovano le condizioni migliori per la proliferazione».

La bonifica continuerà per tutta la settimana, considerata la vastità della singolare “infestazione”, nient’affatto prevista.

E i pesci?

Pericolo di asfissia per i pesci? «Assolutamente no», risponde il sindaco. «Ne abbiamo una marea, la trota in particolare. Il problema è soprattutto dell’estetica, che non torna». Infatti, il lago, nelle aree del taglio e dell’asporto, ha subito cambiato volto.

«Bisogna tener presente, fra l’altro», puntualizza De Toni, «che un ruolo in negativo possono giocarlo anche i nutrienti che magari entrano nell’acqua, il fosforo, l’azoto. Quindi il lago è un bene prezioso da custodire con scienza e coscienza, altrimenti queste sono le conseguenze».

Per l’intervento di bonifica De Toni ha dovuto chiedere l’autorizzazione alla Provincia e all’Enel.

E per il futuro? «Gestire la crescita delle alghe in acqua è complicato», dice il sindaco, «in parte, perché non c’è una risposta definitiva sulla causa della loro presenza. Diversi fattori entrano in gioco, come si diceva. I livelli di nutrienti dell’acqua, l’esposizione alla luce, la temperatura, la torbidità e le condizioni generali che si trovano in un corpo d’acqua contribuiscono tutti, e sono tutti diversi da sito a sito. Di certo noi non abbiamo il fattore dell’inquinamento. Almeno questo, proprio no». —

 

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