Con le lezioni di Schettini la fisica è uno spettacolo: «Ora vi parlo dell’estate»
Il prof più amato del web torna live con un nuovo show: «Per i ragazzi il pericolo è l’inerzia. Cioè lo smartphone». Il 10 luglio a Villa Guidini di Zero Branco

Vincenzo Schettini, il prof di fisica più amato del web, arriva al parco di Villa Guidini di Zero Branco questa sera con “La fisica dell’estate”, spin-off estivo dello spettacolo di grande successo che ha conquistato il pubblico ottenendo numerosi sold out in tutta Italia. Lo show live del frizzantissimo insegnante pugliese coinvolgerà il pubblico in un’esperienza immersiva capace di stupire tanto gli amanti della fisica o i nostalgici delle lezioni al liceo quanto i semplici curiosi. Dalle 21.30, biglietti in cassa.
Che serata ci attende?
«Originale: parlare di fisica in questo periodo suona strano, ma non sarà una lezione con lavagna e gessetti. Tema centrale è l’estate: accompagnerò e coinvolgerò il pubblico attraverso l’esame di una serie di micro-temi attuali come il sole, il mare, il vento, le onde, i colori, l’abbronzatura, la crema solare, l’ombrellone, i giocattoli e la musica. Spiegando, dal punto di vista della fisica, quali siano le grandezze e le proporzionalità nascoste al loro interno».
Da dove nasce il suo amore per la fisica?
«Se dovessi guardare al mio percorso, non andavo così bene né in fisica né in matematica. La passione è cresciuta pian piano, potenziata dalla visione dei film di fantascienza nei quali vedevo gli eroi dello spazio illuminato: Blade Runner, Alien, Matrix... Da quella scintilla ho compreso che la fisica poteva rappresentare qualcosa di bello, di cinematografico, di divertente: da approfondire. Ma sono stato fortunato: ho avuto un professore simpatico, diretto, lontano dallo stereotipo del docente scientifico enigmatico ed ermetico. Quando spiegava, utilizzava anche inflessioni dialettali, e questo ci faceva ridere: diceva l’essenziale, e in quello era contenuto tutto».
L’insegnamento è parte fondamentale della sua vita. Cosa cerca di trasmettere ai ragazzi?
«Il concetto. Con le mie lezioni in classe, nei video che pubblico online, negli spettacoli a teatro, in tv e attraverso i libri. Non sono uno scienziato o un ricercatore, ma un professore: se devo spiegare la termodinamica, cerco di far capire ciò di cui si sta parlando, gli elementi base. Come se tentassi di puntare i riflettori su quello che esiste, ma che a volte ignoriamo nella sua bellezza. Come si forma il vento? Perché l’aria si muove? Diventa interessante se si riesce a chiarirlo in maniera semplice, in modo che lo capisca tanto il bimbo quanto la nonna».
Quali sono le insidie più grandi per un giovane, oggi?
«L’inerzia, che è un concetto fisico e pericoloso. Il primo principio di Newton dice che un corpo rimane fermo, a meno che non intervengano forze esterne a mutare il suo stato di quiete. Questa per i ragazzi è una minaccia tremenda: quando eravamo piccoli noi, in estate, il meglio che potesse capitarci era che un genitore chiedesse e intimasse “Ma che stai facendo seduto sul divano? Muoviti, alzati, vai a fare qualcosa!”. Oggi il pericolo è fortissimo, anche per la presenza del maledetto telefonino, che è il contrario della dinamica, del movimento. Il telefono porta a fermarsi, a bloccarsi, rende inerti. E questo, per i ragazzi, è un grosso problema».
Dove la vedremo, durante la prossima stagione?
«Sono impegnatissimo ad accudire due cuccioli di pastore maremmano, io li chiamo figli, che mi stanno cambiando la vita: si chiamano Tesla e Newton, come i fisici che mi hanno fatto innamorare della materia, e sono l’esatto contrario dell’inerzia. La dinamica fatta creature. Ci sono tanti progetti, sto lavorando su alcune cose interessanti nell’editoria; la tv è stata un passo importante per me. Ho fatto due anni in Rai, bellissimi, che purtroppo non proseguiranno. Sicuramente in rete sto bene perché ho la mia indipendenza, anche editoriale. Certo, mi piacerebbe molto continuare a fare televisione: sono convinto di avere tanto da dire, anche perché un insegnante credo possa fare del bene in un momento in cui, da un punto di vista geopolitico, culturale e storico, i messaggi che arrivano ai giovani sono tutti pesanti. Continuerò anche a teatro, con “La fisica che ci piace-Lezione show!” che riprenderà a gennaio 2026. Poi, dal 2027, cambierò qualcosa».
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