Ma tu guarda, il cinema d’autore surclassa la commedia all’italiana
Una lettura critica delle tendenze del pubblico basata sui titoli che sono andati meglio al botteghino nel 2024 sul grande schermo: la facile pigrizia dei sequel e la scomparsa dei film di paura


Quando, all’inizio dell’anno, sono stati diffusi i dati sugli incassi al cinema del 2024, le analisi degli esperti si sono concentrate, per lo più, sui numeri. Il succo del discorso è stato questo: un sostanziale pareggio rispetto al 2023, sia in termini di incassi globali, sia in termini di presenze in sala.
Ma al di là dei numeri che possono essere “piegati” per corroborare interpretazioni anche opposte, è forse più interessante, classifica del box office ‘24 alla mano - debitamente metabolizzata e digerita - capire quali sono state le tendenze del pubblico che frequenta le sale cinematografiche, quali prodotti hanno funzionato e quale sia oggi lo spettatore tipo.
A quest’ultima domanda non è facile rispondere perché si rischia di cadere nel classico paradosso dell’uovo e della gallina. Perché se tra i primi 10 incassi del 2024 i primi 8 sono rappresentati da sequel (“Inside Out 2”, “Oceania 2”, “Cattivissimo me 4”, “Mufasa: il re leone”, “Kung Fu Panda 4”, “Dune – Parte 2” e “Il Gladiatore 2”) o da nuovi capitoli di un franchise di successo (“Deadpool & Wolverine” dell’universo Marvel), è lecito chiedersi se sia il pubblico a rifugiarsi nell’usato sicuro o se, viceversa, non siano le produzioni a cercare un (pigro) riparo in titoli che hanno già una storia e un rischio di flop molto più contenuto. Sul piano delle idee e della originalità il circolo sembra più vizioso che virtuoso ma, in fondo, se il modello domanda/offerta è questo, il mercato non può che esserne la logica traduzione.
Cosa ha funzionato
Allora, cosa ha funzionato al cinema lo scorso anno? Limitando l’analisi alle prime 50 posizioni della classifica, la risposta è ovvia: i sequel. Che (21 su 50) hanno polarizzato circa il 40% degli incassi e delle presenze globali. Non stupisce, quindi, che il 2025 sarà inondato da film “non originali”. Dal nuovo “Captain America” all’ennesima versione di “Biancaneve” in live action; da “Mission: Impossible” a “Karate Kids: Legends”; da “Dragon Trainer” a “28 anni dopo”.
Per esplodere, poi, nella seconda parte dell’anno, con un’altra puntata della saga dedicata ai dinosauri (Jurassic World: Rebirth), al seguito delle avventure di Elphaba e Glinda nel mondo di Oz con “Wicked: For Good” (il primo capitolo ha conquistato 10 nomination ai prossimi Oscar) fino al più atteso “Avatar: Fuoco e Cenere” in arrivo il 19 dicembre.
Tornando al 2024 (per leggere meglio l’anno che verrà), sorprendono (ma non troppo) i rapporti di forza tra il cinema d’autore e la commedia (principalmente italiana): in passato non ci sarebbe stata partita. Oggi, invece … Sono 12 su 50 i film d’autore che hanno incassato, insieme, quasi 60 milioni di euro (circa il 10% degli incassi complessivi): “Povere creature” di Lanthimos (Leone d’oro a Venezia e 4 Oscar), “Parthenope” di Sorrentino, “Perfect Days” di Wenders, “La zona di interesse” di Glazer e “The Substance” di Fargeat (erano tutti a Cannes: molti sono stati premiati) sono tra i titoli più visti.
Ma ci sono anche Eastwood (Giurato numero 2) e tre autori italiani come Ozpetek (“Diamanti” al 31.12.2024 aveva già incassato 6,5 milioni ma, col botteghino di gennaio ‘25, è già schizzato sopra i 15 milioni di euro), Salvatores (Napoli, New York), Delpero (Vermiglio) e Guadagnino (da annoverarsi, però, tra i registi ormai internazionali) con il suo “Challengers”.
La commedia incassa un decimo rispetto al cinema d’autore (poco più di 5 milioni) con i titoli italiani (“Un mondo a parte” di Milani, “Io e te dobbiamo parlare” e “Succede anche nelle migliori famiglie” di Siani, “Pare parecchio Parigi” di Pieraccioni, l’epigono dei cinepanettoni “Cortina Express” e “Come può uno scoglio” di Nunziante con Pio e Amedeo) e due titoli internazionali (“Tutti tranne te” con l’idolo della generazione “Z” Sidney Sweeney e “Uno rosso” con Dwayne “The Rock” Johnson).
Le sorprese, quelle vere
Ultimi, interessanti dati arrivano dalle sorprese della stagione che testimoniano, prima di tutto, come il cinema non sia per nulla un oggetto sconosciuto ai giovani. La più clamorosa è “Il ragazzo dai pantaloni rosa” (10° incasso del 2024, quasi 10 milioni di euro) che abbraccia gli spettatori adolescenti, sensibili alla tematica del bullismo. Vale anche per “It Ends With Us - siamo noi a dire basta”, il primo adattamento cinematografico di un romanzo di Colleen Hoover, autrice di chick lit di grande successo (genere letterario rivolto, per lo più, a un pubblico di donne giovani, single e in carriera). E, poi, naturalmente l’animazione (non sequel) di “Wish” e “Il robot selvaggio”. Premiato anche il cinema più nostalgico per la politica e la musica che furono: da “Berlinguer – La grande ambizione” del regista padovano Andrea Segre al biopic “Bob Marley – One love”. Nota finale per un genere che è andato fortissimo nel 2024: l’horror. Tra i primi 50 incassi dello scorso anno figurano “Terrifier 3”, “Smile 2” e “The Substance” (esce di nuovo in sala il 6 febbraio, dopo le 5 nomination agli Oscar) che incassano da soli quasi 10 milioni.
Eppure, in Italia, i film di paura non si fanno quasi più.

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