Casanova a Venezia: storia, arte e cinema nei 300 anni dalla nascita

A Venezia, Palazzo Mocenigo ospita la mostra “Casanova 1725-2025”: tra ritratti, documenti e bozzetti di Fellini per celebrare i 300 anni del mito

Camilla Gargioni
L'allestimento della mostra
L'allestimento della mostra

Un ritratto e una locandina. Il primo raffigura un gentiluomo del Settecento, la firma di Piero Longhi. La seconda mostra l’attore Donald Sutherland nei panni di Giacomo Casanova secondo Federico Fellini. Siamo a Palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo, museo del circuito dei musei civici di Venezia (www.visitmuve.it). Questo parallelismo tra il ritratto di Longhi e la locandina felliniana è racchiuso nella prima sala della mostra “Casanova 1725-2025. L’eredità di un mito tra storia, arte e cinema”, a cura di Gianni de Luigi, Monica Viero e Luigi Zanini, visitabile fino al 2 novembre.

Palazzo Mocenigo

Tra tessuti e boccette che raccontano la storia del profumo, si snoda il ritratto del seduttore per antonomasia. Un ritratto che si radica nei costumi e nei bozzetti del Casanova di Fellini, provando a indagarne anche misteri e contraddizioni. Per i 300 anni dalla nascita dello scrittore, poeta e avventuriero, le mostre e iniziative in città sono numerose. La mostra a Palazzo Mocenigo, nello specifico, cerca di ricostruire il mito di Casanova partendo da ciò che lui stesso ha lasciato ai posteri: le sue Mémoires , memorie autobiografiche scritte in lingua francese tra il 1789 e il 1798, pubblicate postume intorno al 1825.

Le testimonianze storiche si arricchiscono grazie all’esposizione in teche di alcuni documenti del fondo Aldo Ravà, provenienti dalla biblioteca Correr. Poi, per provare a immergersi nel suo immaginario, lungo le sale di Palazzo Mocenigo ci si può tuffare nei bozzetti preparatori delle scenografie del Casanova di Fellini (1976) e osservare da vicino gli abiti provenienti dalla collezoine della fondazione Massimo e Sonia Cirulli, disegnati da Danilo Donati, fino ai costumi di scena originali, custoditi dalla Sartoria Teatrale Farani.

Stanze come segreti

Ogni stanza, in successione, offre uno spunto di approfondimento su Casanova, provando a esplorarne la figura oltre il seduttore per antonomasia. Per esempio, “Giacomo Casanova, una biografia rocambolesca” offre un approfondimento sulla vita avventurosa del celebre veneziano: dalle origini incerte, alla fuga dai Piombi, all’esilio e al ritorno, fino agli ultimi anni trascorsi a Dux, in Boemia, come bibliotecario al castello del conte di Waldstein dove scrisse le sue Memorie. O ancora, in “Fare di una pellicola un quadro. I bozzetti del Casanova di Fellini”, troviamo appunto i disegni preparatori. Il percorso si conclude con le ricerche del collezionista e studioso veneziano Aldo Ravà. Il fondo Ravà, infatti, contiene una raccolta di prime edizioni delle opere casanoviane: tra queste, l’Icosameron del 1787, e dell’Histoire de ma fuite del 1788, insieme a esemplari di successive edizioni.

Tra pochi giorni, poi, aprirà a Murano la mostra “Vero Casanova” (dal 13 settembre al 18 gennaio), con undici opere in vetro realizzate dai maestri muranesi, nell’ambito della Venice Glass Week.

Palazzo Cini 

L’omaggio a Casanova, però, continua: la Fondazione Cini è pronta a lanciare una mostra in due capitoli sulla sua figura. Il primo avrà luogo a Palazzo Cini (27 settembre - 2 marzo), “Casanova e Venezia”. Con il coordinamento dell’Istituto di Storia dell’Arte, e la partecipazione dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma, il progetto espositivo rileggerà Casanova attraverso una selezione di dipinti, incisioni, oggetti, libri e ulteriori testimonianze provenienti dalle raccolte della Fondazione, oltre a prestiti di musei e collezioni italiani ed esteri.

Tra i materiali, spicca la silloge di caricature presenti nell’Album di Anton Maria Zanetti il Vecchio. La mostra sarà un affresco dell’atmosfera culturale e artistica di quei primi decenni del Settecento a Venezia, che fa da sfondo alla nascita e alla formazione del giovane Casanova.

Poi, Il secondo capitolo del progetto espositivo della Cini si terrà nella sala Carnelutti e al Piccolo Teatro, nell’Isola di San Giorgio Maggiore (17 ottobre - 2 marzo): con un’impronta interdisciplinare e multimediale, la mostra si concentrerà sui temi del viaggio, della dimensione europea della figura di Casanova e della costruzione del mito che è arrivato ai giorni nostri.

Tra desiderio, ribellione, scoperta, mito, Casanova non smette di affascinare l’uomo contemporaneo. —

 

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